Il mondo di Aldo Manuzio. Affari e cultura nella Venezia del Rinascimento di Martin Lowry edito da Il Veltro
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Il mondo di Aldo Manuzio. Affari e cultura nella Venezia del Rinascimento

Editore:

Il Veltro

Edizione:
2
Traduttore:
Pavanini P.
Data di Pubblicazione:
1984
EAN:

9788885015234

ISBN:

8885015239

Pagine:
464
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Descrizione Il mondo di Aldo Manuzio. Affari e cultura nella Venezia del Rinascimento

Aldo Manuzio, umanista, editore e stampatore, ha dato all'umanesimo europeo ottime edizioni di classici greci, latini e italiani. Per l'accuratezza filologica e la bellezza tipografica delle sue edizioni, per il suo spirito d'iniziativa, Aldo Manuzio è ritenuto il più grande tipografo del suo tempo e il primo editore in senso moderno. In questo libro, Martin Low pubblica il risultato della sua ricerca sulla vita e il mondo di Aldo Manuzio tra la Venezia del Rinascimento.

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5 di 5 su 1 recensione

RECENSIONEDi T. FRANCO-28 luglio 2008

Aldo Manuzio, umanista, editore e stampatore, ha dato all'umanesimo europeo ottime edizioni di classici greci, latini e italiani. Per l'accuratezza filologica e la bellezza tipografica delle sue edizioni, per il suo spirito d'iniziativa, Aldo Manuzio è ritenuto il più grande tipografo del suo tempo e il primo editore in senso moderno.In questo libro, Martin Lowry, professore di storia nell'Università di Warwick, edito in Gran Bretagna dalla Casa editrice Basil Blakwell di Oxford, pubblica il risultato della sua ricerca sulla vita e il mondo di Aldo Manuzio nella Venezia del Rinascimento.Nei primi capitoli del volume lo studioso inglese esamina la situazione della stampa a Venezia precedente l'inizio dell'attività di Aldo Manuzio.Quando Aldo giunse a Venezia, l'industria tipografica attraversava un periodo difficile: le mancava da un lato una direttiva costruttiva, dall'altro era minata da una concorrenza selvaggia e da una lavorazione scadente. L'ambito delle pubblicazioni era stagnante e non vi era interesse per i problemi e le potenzialità del nuovo mezzo. Di fatto la stampa aveva perduto lo splendore della novità senza acquistare la patina della rispettabilità. Aldo Manuzio pervenne al nocciolo del problema, concentrando la sua attività sugli argomenti più prestigiosi del tempo: letteratura e filosofia greca. Si deve a lui il merito delle prime edizioni greche che salvarono i testi recuperati dagli umanisti nel secolo precedente. La società di Aldo non fu una creazione umanistica, ma un'impresa commerciale. Assicurandosi la collaborazione di tecnici, di eruditi e di finanziatori, nonché appoggi politici dei maggiori esponenti dello Stato veneziano, Aldo riuscì a creare la maggiore impresa editoriale del suo tempo. Manuzio impose il libro stampato, elevando il prestigio del prodotto industriale e convincendo della sua validità il mercato più esclusivo. Egli trasformò radicalmente i pregiudizi verso la stampa, accattivandosi rapidamente l'appoggio del patriziato colto veneziano, per il cui tramite venne accettato nei sofisticati gruppi padovani. Questa campagna rivolta ad ottenere il riconoscimento da parte dei nobili ebbe un ruolo cruciale nell'elevare il rango del libro stampato al livello del manoscritto che era ormai in grado di sostituire. L'importanza di Aldo Manuzio è concentrata nel periodo breve della sua carriera di stampatore. Mettendo a disposizione degli studiosi le sue edizioni critiche di testi classici, Aldo ebbe una notevole influenza sulla vita intellettuale in Francia, Germania, Inghilterra, Polonia ed Ungheria, dove le sue edizioni si diffusero con grande rapidità. A quattro secoli e mezzo di distanza, i risultati del suo lavoro si impongono ancor oggi per la loro validità: pubblicò circa 130 edizioni in vent'anni: una trentina di prime edizioni di quei filosofi e letterati greci, nel cui valore egli così appassionatamente credeva; alcune opere di grande e indiscutibile successo, quali gli Asolani di Pietro Bembo, e gli Adagia di Erasmo; compì inoltre due esperimenti nel campo della tecnica editoriale: il volume in ottavo ed il carattere corsivo, che vennero immediatamente e quasi universalmente adottati nell'Europa del tempo. Alla morte di Aldo, l'Europa non solo era piena dei suoi libri, ma anche di gruppi di suoi ammiratori ferventi, che cercavano di ricreare, a Londra, a Vienna, a Poznam, quel mondo splendente di profonda dottrina ed elette amicizie, che avevano un giorno incontrate in Italia. Un'ampia bibliografia correda l'opera, che può essere considerata uno dei più significativi contributi finora apparsi sull'attività e il mondo del grande editore.E' importante sottolineare che la seconda edizione del libro è stata aggiornata dall'Autore con un capitolo dedicato agli studi aldini ed al dibattito su Aldo Manuzio negli ultimi vent'anni. Franco Tagliarini