Mondi inversi. Parole e suoni di Vittorio De Rosa edito da Lampi di Stampa
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Mondi inversi. Parole e suoni

Collana:
TuttiAUTORI
Data di Pubblicazione:
27 novembre 2009
EAN:

9788848809511

ISBN:

8848809510

Pagine:
84
Formato:
brossura
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4 di 5 su 7 recensioni

Mondi InVersi: "Emozioni"Di R. Rosanna-15 aprile 2010

Mondi InVersi è una raccolta di poesie che suscita emozioni forti e contrastanti; i versi restano impressi nella mente del lettore xkè arrivano in modo diretto al cuore dell'anima. "Tracce", intrisa di passione ed erotismo, strugge l'animo fin nell'intimo tanto da sconvolgere i sensi. "Nuovo Anno" mette a nudo la solitudine e l'angoscia che attanaglia l'uomo moderno durante i giorni di festa. L'autore sembra voler attirare l'attenzione dei più, ma nel contempo fa una selezione accurata dei suoi lettori, ovvero sembra che sia egli stesso a selezionare il suo pubblico attraverso la poesia.......

SensazioniDi P. Daniele-26 gennaio 2010

Ho iniziato a frequentare Vittorio da pochissimo tempo. La lettura di Mondi InVersi mi ha aiutato a conoscere un poco di più un nuovo amico e ne emerso il Coraggio di un Uomo che ha voluto porsi nudo davanti al mondo, la Gioia di "emettere" parole a volte soavi a volte grevi, la Forza dei sentimenti vissuti o ancora in essere. Ho colto anche un fil rouge che lega tutto il libro: la Solitudine.... cercata o subita e chissà se l'intreccio di parole sarà stato il giusto antidoto. Sei "forte" Vittorio!

ma continuano i tuoi pensieri a fare rumore....Di i. dalia-22 gennaio 2010

Amico Vittorio ti scappano le parole e non le puoi trattenere, ti scappa l'amore e non ti puoi contenere, ti scappano mille domande e non cheti il tormento, ti scappa di metterti nudo e lasciare le ossa da parte, ti scappa dal cuore un dolore lontano che vuoi conservare, ti scappa il delete per poterti salvare.

Mondi inversi, parole e suoniDi N. Nunzia-22 gennaio 2010

Mi chiamo Nunzia e sono venuta in contatto con il libro di Poesie "Mondi Inversi" di Vittorio De Rosa, che ho conosciuto personalmente qualche anno fa. Le poesie mi sono piaciute molto ed in particolare: Anime, Se, Rinascita, Padre, Madre, Attesa, Nuovo Anno, Condanna; questa mia email vuole essere, quindi, una manifestazione di congratulazioni ed un augurio di nuovi e sempre più importanti successi per l'Autore.

Mondi inversiDi C. Letterio-22 gennaio 2010

Ciò che più colpisce leggendo Mondi inversi di Vittorio De Rosa, è la suddivisione della raccolta in tre sezioni separate. Ad una lettura superficiale, verrebbe da pensare che questa suddivisione si risolva soltanto in una ripartizione temporale degli scritti, ma leggendo più attentamente appare evidente che più che nel tempo i confini sono tracciati nelle emozioni. Il filo conduttore che le lega è la volontà di esprimersi, liberare parole e suoni quasi come un bisogno fisiologico e di incidere, quasi graffiare, con la scelta di una prosa libera priva di ogni artificio stilistico e poetico. Nella prima di queste tre sezioni, intitolata “Assenza”, è predominante la componente erotica già dalla prima poesia. Questa, viene qui intesa come l’unico strumento liberatorio in grado di distogliere il poeta da pensieri opprimenti e pressanti “ Tante parole in testa... Finora solo quando faccio l’amore non mi vien voglia di scrivere”. La “strumentalizzazione” dell’erotismo come piacevole distrazione che giustifica l’assenza di “preoccupazioni”, ritorna anche in “Unione” terza poesia della sezione “ Si incrociano gli occhi...nulla pensano i pensieri”. La seconda sezione “Mancanza” raccoglie invece scritti più nostalgici e dolorosi. Ricordi passati e mancanze di luoghi, persone e rapporti. Ciò che salta all’occhio leggendo, è la volontà dell’autore di conservare, quasi nascondere questi ricordi come parte centrale, come se il resto del libro, in qualche modo potesse proteggerli da sguardi indiscreti, volontà che risulta evidente anche nella scelta della poesia che apre la sezione “Sotto voce” e che si ripete nell’occultare, confusa tra le altre, la poesia forse più “dolorosa” “Mancanza”che ne dà il titolo. Nella terza parte della raccolta “Nova” si avverte la volontà del poeta di aprirsi a nuove esperienze e di cambiare, anche se non sempre questa volontà è sufficiente. In “Plurali”, per esempio, l’autore dice “ La vita nelle scatole sta finendo, altrove la porto...” e poi conclude, come a sottolineare un processo lento di metamorfosi ancora in atto “...Tante forme per non averne nessuna”. Anche nelle poesie “Natale” e “Nuovo anno” l’attesa e la speranza del nuovo sono impregnate dalla paura di non riuscire a cambiare, solo nell’ultima poesia,“Nova” appunto, la metamorfosi si compie. Non è un caso che l’ultima parola della raccolta sia “ridestato” come se, tutto quello che il lettore ha letto dal principio alla fine, non sia altro che un percorso di cambiamenti all’interno dei sogni e degli incubi del poeta che naturalmente si conclude solo al suo risveglio/cambiamento.

mondi inversi: alla ricerca di séDi N. Nunzia-9 gennaio 2010

Vittorio De Rosa, napoletano di origini, vive e lavora in provincia di Bergamo. Ha pubblicato tra il 2006 e il 2009 alcune poesie in antologie di nuovi autori. Nel 2007 è tra i vincitori del concorso poetico 'Eroticamente ovvero l'inebriante sapore della vita' di Graphe.it edizioni; nel 2008 è tra i primi 13 classificati della II edizione del concorso letterario G. Pascoli di Edigiò. In 'Mondi inversi' sono raccolte 64 poesie divise in tre sezioni: Assenza, Mancanza e Nova. La prima sezione della raccolta costituisce una sorta di canzoniere erotico sul contrasto, centrale nella lirica d'amore, tra amare e bene velle: contrasto tra la passione erotica e il voler bene, che solo in alcuni momenti di estasi pura trova una soluzione; la seconda sezione può essere letta come un canzoniere delle radici, troppo presto recise, alla cui ricerca il poeta mette al servizio la parola, scavando nelle pieghe del sentimento; la terza sezione è un'apertura verso la vita con tutte le sue contraddizioni, ma piena anche di nuove possibilità.