Il monastero dei lunghi coltelli
- Editore:
Feltrinelli
- Collana:
- Universale economica. Noir
- Traduttore:
- Scaldini M.
- Data di Pubblicazione:
- 6 luglio 2011
- EAN:
9788807722684
- ISBN:
8807722682
- Pagine:
- 381
- Formato:
- brossura
Descrizione Il monastero dei lunghi coltelli
Ritorna Barney Thompson, barbiere di Glasgow e killer per caso nella "Bottega degli errori". In questa seconda avventura Barney abbandona la sua piovosissima città per ritirarsi in un convento nel ghiacciosissimo nord della Scozia. Causa di questa fuga è l'eccessiva notorietà a cui lo sottopongono i media dopo che, per una forbiciata non proprio perfetta, ha ammazzato un paio di persone. L'accanimento dei giornali è parossistico. Barney diventa il capro espiatorio di qualunque cosa sia capitata in tutta la Scozia, in qualsiasi epoca. Come le sconfitte della squadra di calcio scozzese: "L'errore di Billy Bremner contro il Brasile nel '74: colpa di Barney Thompson". Ma Barney non fa in tempo a rilassarsi che il convento viene funestato da un terribile serial killer che getta nello sconforto e nel terrore i poveri, ignari monaci e crea non pochi problemi all'ispettore capo Mulholland e al sergente Proudfoot, la coppia di poliziotti più strampalata che mente umana potesse inventare. Citazioni letterarie e cinematografiche, con una trama surreale e molto noir, il libro conferma il particolare black humour di Douglas Lindsay.
Recensioni degli utenti
Un thriller umoristico-30 marzo 2012
Seconda investigazione per il barbiere scozzese Barney Thompson... Come sempre messoi n mezzo in terribili casi di cronaca, con pochissimo sentimento e molti, molti omicidi per caso. Questa volta il disastro tocca un antico monastero irlandese e gli investigatori che sono sulle tracce di Barney si trovano coinvolti in una girandola di omicidi ad un primo momento (ma forse anche alla luce dei fatti) senza senso. Durante la lettura ammetto che il sorriso affiora, ma personalmente non ho trovato il duo di investigatori così coinvolgente, Barney dovrebbe essere maggiormente "caratterizzato" e nella parte conclusiva del libro il ritmo cala.