Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro di Marie-France Hirigoyen edito da Einaudi

Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro

Editore:

Einaudi

Data di Pubblicazione:
25 febbraio 2015
EAN:

9788806226305

ISBN:

8806226304

Pagine:
262
Argomento:
Violenza nella società
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Molestie morali. La violenza perversa nella famiglia e nel lavoro

Questo libro affronta un tema di drammatica attualità, che comincia a essere studiato dagli psicologi e considerato anche dalle organizzazioni del lavoro. Il "mobbing" è al centro dell'attenzione di molte riviste e giornali. È possibile distruggere qualcuno con le parole, gli sguardi, i sottintesi: espressioni come violenza perversa o molestia morale si rifescono a questo tipo di situazioni. Con l'apporto di numerose testimonianze, l'autrice analizza le peculiarità dei rapporti perversi e mette in guardia contro ogni tentativo di banalizzazione. Che si tratti di una coppia, di una famiglia o degli impiegati di un'azienda, il processo che porta le vittime nella spirale della depressione, se non al suicidio, è lo stesso.

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4 di 5 su 3 recensioni

La vita negli abusi di potere.Di E. Ida-20 luglio 2021

Il saggio di Marie-France Hirigoyen affronta il tema esistenziale del male in quanto violenza del forte contro il più debole e indifeso. Si potrà affermare a ragione che questa sia la legge di natura, ma contro la malvagità l'uomo ha speso gran parte delle proprie risorse culturali, ancestrali, ponendosi di fronte alla contraddizione del suo essere: aggressivo ed empatico al contempo. Per chi non è psichiatra, psicanalista e psicoterapeuta come la scrittrice, il saggio si presenta come indagine capace di risvegliare la consapevolezza di chi ha subito la violenza in famiglia e nei luoghi di lavoro. È infatti la dinamica perversa, forse anche il progetto a lungo termine (consapevolmente o no) , dell'aggressore - in quanto precisamente descritta - a risvegliare la coscienza sopita dell'aggredito. All'inizio l'aggressione è subdola, strisciante e mascherata da falsi buoni propositi (lo dico per il tuo bene) , tali da risvegliare il senso di colpa e una disordinata reazione che isola la vittima dal contesto sociale. Il senso di colpa può annientare fino al suicidio. Un omicidio senza spargimento di sangue. Hirigoyen ci propone tantissimi esempi nella cinematografia, che forse è la più accessibile al pubblico; ma ogni opera d'arte capace di sondare il profondo è utile a far emergere l'ingenuità di chi chiede amore e amore non ha. Penso alla filosofia (Hannah Arendt, La banalità del male) , alla letteratura (Primo Levi, I sommersi e i salvati) , alla drammaturgia e ai miti antichi. La prassi della lotta contro la malvagità richiede tuttavia un intervento esterno che - in un secondo tempo quando la violenza è chiaramente esibita ed esternalizzata - ponga luce e denunci per risarcire il singolo e l'intera società: la legge, I tribunali, le indagini universitarie, le associazioni di volontariato. Per questo il saggio, che avrebbe le caratteristiche più settoriali della psicologia, si apre con un'Appendice a interventi esterni: Telefono Rosa di Torino (Lella Menzio) , Psicologia del lavoro (Harald Ege) , Diritto comparato Università di Torino (Pier Giuseppe Monateri) , ricerca presso facoltà di Giurisprudenza a Torino (Marco Bona) e infine un avvocato nella persona di Umberto Oliva.

Per psicologiDi S. Daria-27 aprile 2012

Un saggio meraviglioso che mi ha fatto capire perchè pativo tanto pur vivendo in una situazione apparentemente idillica. Mettere in mostra le "violenze morali", quelle mancanze di rispetto ripetute che arrivano a rovinare l'esistenza ad alcuni membri del nucleo familiare senza che qualcuno all'esterno se ne accorga e traspoortano le persone a sentirsi depresse senza motivo e a domandarsi se sono matte. Un capolavoro che andrebbe adottato come lettura per futuri psicologi.

Molto utileDi R. Lidia-28 marzo 2012

Questa psicologa francese è in grado di approfondire un argomento così attuale e spesso così trascurato in Italia. La sua analisi da un'opinione totalmente differente dalla consueta e scontata lettura psicologica delle vittime dei criminali narcisisti. E il messaggio è preoccupante: tutti possiamo diventare potenziali vittime di questi individui: meglio conoscere per riconoscerli in tempo.