I misteri di Udolpho di Ann Radcliffe edito da Rizzoli

I misteri di Udolpho

Editore:

Rizzoli

A cura di:
V. Papetti
Data di Pubblicazione:
17 febbraio 2010
EAN:

9788817038515

ISBN:

8817038512

Pagine:
1029
Formato:
brossura
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Trama I misteri di Udolpho

Considerato l'archetipo del romanzo gotico, "I misteri di Udolpho" fu pubblicato nel 1794, anno dell'ascesa e della caduta di Robespierre. Sull'apparente struttura del racconto di formazione femminile, Ann Radcliffe modella un percorso attraverso gli spazi sublimi del terrore, nei quali l'eroina si smarrisce in una vertigine noir che la conduce oltre i limiti della ragione e della natura. Nella Francia del 1584 la giovane e sensibile Emily St. Aubert, rimasta orfana di entrambi i genitori, viene rinchiusa dalla zia Madame Cheron e dal suo compagno, il perverso zio Montoni, nel tenebroso castello di Udolpho, sugli Appennini. Solo dopo una convulsa serie di avvenimenti agghiaccianti Emily riesce a riacquistare la libertà e a ricongiungersi con il suo innamorato, Valancourt. L'introduzione al romanzo di Viola Papetti, oltre a definire il genere gotico, racconta come la "debole mano" di Ann Radcliffe sia riuscita a trasfigurare il castello di Udolpho in una perfetta e animata macchina del terrore.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 6 recensioni

I misteri di udolphoDi m. serena-5 febbraio 2012

Devo dire che non è famosissimo quindi prima che leggessi l'abbazia di northanger della Austen non lo avevo mai sentito nominare. Questo libro che amo mi ha fatto venire la curiosità di leggere i misteri di Udolpho e devo dire che l'ho trovato interminabile, un mattone che ho fatto fatica a leggere, ma ha anche molti lati positivi. Se volete tenervi impegnate per un pò ve lo consiglio.

I misteri di UdolphoDi c. lello-19 maggio 2011

Ce ne vorrà di tempo prima di finire le oltre mille (!) pagine di questo malloppo settecentesco. Accanto ad alcuni temi non proprio originali, come quello principale, delle disavventure dell'orfana perseguitata, c'è un'attenzione nuova verso il paesaggio che diventa una sorta di specchio o di controcanto dello stato d'animo dei personaggi e non solo sfondo. In particolare, la Radcliffe è attratta dalla natura inospitale e selvaggia delle montagne, a cui dedica lunghe descrizioni, quasi pittoriche. C'è poi tutto l'armamentario del gotico, che diventerà nel corso dell'800 merce comune: castelli labirintici, segrete, porte cigolanti, rumori misteriosi, apparizioni, fatti o tracce di sangue... Con l'interessante peculiarità che la Radcliffe prima o poi dà a tutto una spiegazione razionale, senza ricorrere mai al sovrannaturale.

udolphoDi F. Benito Maria Emanuele-18 novembre 2010

Interminabile, prolisso e macchinoso... ... Però volevo arrivare in fondo, per capire perché questo libro - non bello - è così importante per le influenze che ha avuto sia sul genere gotico, sia su autori successivi, romantici (Scott, tra gli altri) e non (Jane Austen, che ne ha dato una parodia in Northanger Abbey) . Accanto ad alcuni temi... (continua) ... Però volevo arrivare in fondo, per capire perché questo libro - non bello - è così importante per le influenze che ha avuto sia sul genere gotico, sia su autori successivi, romantici (Scott, tra gli altri) e non (Jane Austen, che ne ha dato una parodia in Northanger Abbey) . Accanto ad alcuni temi non proprio originali, come quello principale, delle disavventure dell'orfana perseguitata, c'è un'attenzione nuova verso il paesaggio che diventa una sorta di specchio o di controcanto dello stato d'animo dei personaggi e non solo sfondo. In particolare, la Radcliffe è attratta dalla natura inospitale e selvaggia delle montagne, a cui dedica lunghe descrizioni, quasi pittoriche. C'è poi tutto l'armamentario del gotico, che diventerà nel corso dell'800 merce comune: castelli labirintici, segrete, porte cigolanti, rumori misteriosi, apparizioni, fatti o tracce di sangue... Con l'interessante peculiarità che la Radcliffe prima o poi dà a tutto una spiegazione razionale, senza ricorrere mai al sovrannaturale.

I misteri di udolphoDi I. Filomena-3 novembre 2010

Un pezzo mancante alla mia "cultura" (ancora troppo superficiale) sui classici e sul gotico. Non l'avevo mai sentito nominare e sono felice di aver colmato la lacuna. Ne vale la pena!

I misteri di udolphoDi C. Francesco-22 ottobre 2010

Un libro tanto famoso un tempo quanto sconosciuto ai più al giorno d'oggi. Eppure vale la pena di leggerlo, è un pezzo della letteratura gotica e senza di esso, manca qualcosa alla nostra conoscenza!

Mille pagine in un sorsoDi D. Sonia-6 luglio 2010

Finito in 3 giorni nonostante le 1026 pagine... il merito non va alla scorrevolezza o al piacere della lettura (che c'era sì, ma non ai massimi livelli) ma alla curiosità. Aver sentito parlare di questo romanzo gotico e di come fosse famoso e diffuso ai suoi tempi e rimasto nella storia senza che io ne avessi mai sentito parola fino a pochi mesi fa... insomma dovevo legegrlo tutto avidamente per capire il perchè! La storia è un po' ripetitiva, c'è un susseguirsi di rumori nella notte, di lacrime, spaventi e svenimenti eppure... ha il suo fascino. Un fascino che forse non aggiunge nè toglie nulla ad altri romanzi gotici del periodo, ma che nella sua infinità si fa amare. Da sorvolare i versi che la scrittrice ha inserito ad ogni passo e anche un po' le descrizioni, che non fanno altro che aumentare la curiosità di ciò che avverrà dopo...