Misteri e segreti di Florence T. Trevelyan

La Treccani scrive che "La mafia nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle rivendicazioni dei contadini. A fine Ottocento si strinsero i legami tra mafia e politica, con l'ascesa di mafiosi al potere locale". Proprio in quel periodo, dopo aver viaggiato per molto tempo per l'Europa e per gran parte del Nordafrica, giunse in Italia Florence T. Trevelyan, decidendo poi di fermarsi in un disagiato e impoverito paesello siciliano dove vivevano solo pochi poveri pescatori. Ispirata dall'incantevole Alassio, che aveva ammirato prima, trasformò radicalmente Taormina facendola diventare un'attraente città-parco ammirata da artisti, pittori, fotografi, banchieri, scrittori, politici, poeti, imprenditori e nobili aristocratici, quasi tutti uniti da un sottile filo conduttore massonico e che, attratti dalla bellezza di quei luoghi, accorrevano in massa. Anche lei apparteneva alla massoneria europea, ma la sua morte prematura e le innumerevoli vicende che riguardano la sua vita non coincidono, e sembrerebbe quasi che un "regista occulto" abbia impedito di conoscere abbastanza di lei, sposa del Sindaco di Taormina per un ventennio e Gran Maestro Massone. Le vicende di Florence T. Trevelyan nel corso degli anni sono state poi manipolate a piacimento: sordido tentativo di oscurare l'autentica verità. Il lettore troverà tante rare fotografie dell'epoca, vari documenti originali e il suo disatteso testamento, scoprirà il teosofismo e le gesta della potente e occulta organizzazione dei Rosacroce, legata a questo oscuro caso storico, ma comprenderà soprattutto gli innumerevoli messaggi enigmatici cifrati di Florence T. Trevelyan che, in oltre un secolo, nessuno ha mai preso in considerazione né ha saputo mai comprendere. Il saggio, accurato e ricco di particolari nel contenuto, è gradevole nella trattazione dell'argomento, puntuale nelle descrizioni e offre al lettore un ampio corredo di note.