Missione compiuta. In ricordo di Guido Tovazzi simbolo della solidarietà trentina nel mondo

La grande forza di questa storia sta nella sua semplicità. Nella semplicità di un uomo che, senza clamore, decise che nella sua vita c'era spazio anche per la solidarietà a favore dei più poveri. Quest'uomo è Guido Tovazzi. A Volano, il suo paese in provincia di Trento, tutti lo ricordano per le sue scelte impegnative e non sempre condivise. Era un imprenditore, un costruttore di rimorchi agricoli, uno che ad un certo punto della vita aveva deciso di partire, prima per l'Africa e poi per l'America Latina, a portare la sua esperienza in capacità e organizzazione. Per questo la sua opera era destinata ad essere conosciuta più al di fuori della sua provincia e dell'Italia stessa. Vent'anni di volontariato, di viaggi, di raccolte di fondi e merci, di spedizioni. Vent'anni in cui si era costruito una solida fama di grande facilitatore di progetti di solidarietà, in particolare in Tanzania, la sua seconda patria dove il suo nome era conosciuto quasi ovunque, e poi negli anno '90, in Cile. E così, come il seme che muore per portare frutto, il viso buono di Guido nel 1990 lasciò un'eredità preziosa fra una moltitudine di persone. Un seme di solidarietà che morendo mentre si trovava per la sua ultima missione in terra cilena darà vita negli anni successivi ad altre iniziative ed avvicinerà ulteriori volontari al mondo della cooperazione internazionale e delle missioni nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo.