Trama Minchia di mare
Davide vive nella borgata di una piccola città siciliana, una provincia avvolta nei suoi miseri rituali: la processione dell'Addolorata, la gara di sosia di Raffaella Carrà, le sanguisughe per i salassi, la perdita della verginità con le prostitute del lungomare. Una provincia in cui l'attualità degli anni Settanta filtra attraverso la televisione e i giornali ma rimanendo in sottofondo, mai protagonista, Davide è un bambino prigioniero: di un'infanzia che sembra non finire mai, della vita degradata della periferia, di un padre violento che lo considera senza spina dorsale, un buono a nulla una "minchia di mare". Il suo passaggio dall'infanzia all'adolescenza è costellato da goffi tentativi di fuga dai risvolti grotteschi. Con la musicalità della lingua siciliana, Arturo Belluardo ci accompagna in uno scavo agrodolce dell'archeologia sentimentale, tra comicità e tragedia, per costruire un romanzo di formazione di grande originalità.
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Recensioni degli utenti
Romanzo accattivante in dialetto siciliano-26 agosto 2019
Presenta contenuti anche drammatici con uno stile che li alleggerisce, rendendoli più "digeribili". Lascia un gusto dolce-amaro. Romanzo avvincente, si legge tutto d'un fiato.