Mille gru di Yasunari Kawabata edito da SE

Mille gru

Editore:

SE

Traduttore:
Teti M.
Data di Pubblicazione:
30 settembre 2010
EAN:

9788877108616

ISBN:

8877108614

Pagine:
136
Formato:
brossura
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Trama Mille gru

"I personaggi di Kawabata, evanescenti e inquieti ma mai tragici, lontani da una vitalità eroica (al contrario di quelli di Mishima, ad esempio) o drammatica, sono piuttosto "dilettanti del vivere" calati nella dicotomia fra il perseguimento di un ideale estetico di purezza e torbide pulsioni: ne deriva un erotismo vissuto come impossibilità di unione fra sé e l'oggetto del desiderio, che è tale proprio perché irraggiungibile. In questo dissidio fra l'individuo e la proiezione del suo desiderio sta l'eleganza: perché l'amore non è un sentimento, è un ideale estetico. I "dilettanti del vivere" di Kawabata si muovono in una dimensione temporale sospesa, segnata dai ricordi, in un alternarsi continuo di passato e presente (da qui la frequente scelta di personaggi colti negli anni di una maturità carica di memoria), di vita e di morte. Inseguono nel presente le tracce del passato e dei morti, nel tentativo di rivivere il tempo perduto, e dare così nuovo spessore alla realtà." ((dallo scritto di Cristiana Ceci)

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4 di 5 su 4 recensioni

Mille gruDi M. Amalia-18 agosto 2011

Maestro del non-finito, dell'invenzione a puntate, Kawabata ci propone la storia di una passione amorosa, scandita e condivisa in cerimonie rituali radicate nel passato, ma che in realtà si svolge in un Giappone uscito da poco dalla seconda guerra mondiale. Perciò nel libro coesistono, in modo curioso e inusitato, tecnologie moderne e antiche tradizioni. Per la stessa ragione, coesistono mondi interiori in apparente contraddizione, perché l'uso ancora vigente e accettato di combinare i matrimoni non esclude la piena libertà di avere relazioni liberamente scelte e vissute. Un libro che tende a spiazzare il lettore, ma anche a renderlo più ricco e aperto, quando se ne sia capita la peculiarità.

Mille gruDi B. Anna-14 dicembre 2010

Ammesso che ce ne sia ulteriormente bisogno, questo libro conferma a gran voce il fatto che la letteratura giapponese classica è il canto delle piccole cose, dei gesti, dei suoni, delle immagini minuziose e delicate. Questo breve romanzo è una miniatura deliziosa come quelle di Hiroshige, uno scorcio di vita e di natura dal tratto delicato, preciso, armonico. Le gru, simbolo di longevità e pace, sembrano osservare, dal disegno che le ritrae sul furoshiki della giovane Inamura Yukiko, le inquietudini del protagonista, Kikuji, incerto tra il culto del passato, simboleggiato dal padre, e la modernità, nei panni delle giovani Yukiko e Fumiko.

Mille gruDi S. Max-9 novembre 2010

Davvero un bel libro di Kawabata. Forse uno dei più belli tra quelli da me letti. La poetica e la sensibilità di Kawabata strutturano questo romanzo in maniera avvincente, evidenziando le tradizioni giapponesi, così distanti dal mondo occidentale, eppure così affascinanti. La vita e la morte si permeano nel racconto in maniera imprescindibile. Il ricordo dei morti condiziona la vita dei vivi in un intreccio delicato e poetico.

Mille gruDi H. Malina-8 novembre 2010

Kawabata è così, giapponese, evanescente, attento ad ogni sfumatura, particolare, sottigliezza. Un libro in cui la storia in se non dice molto, da cui le tre stelle, ma il modo in cui è narrata è giapponese. Le emozioni scandite, le atmosfere vivisezionate, l'estrema cortesia del "dire" nipponico, il dare ad intendere sempre qualcosa d'altro, la formalità che pervade anche i gesti quotidiani, la sacralità della cerimonia del tè. Alla fine appare, nonostante l'estrema leggerezza del linguaggio, un senso di soffocamento, in questo sembrare che imprigiona il sentire .