Le mie cose di Marco Lazzarotto edito da Instar Libri
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Le mie cose

Editore:

Instar Libri

Collana:
I Dirigibili
Data di Pubblicazione:
11 febbraio 2008
EAN:

9788846100931

ISBN:

884610093X

Pagine:
253
Formato:
brossura
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Trama Le mie cose

In un mondo in cui i figli dei genitori separati vengono gestiti dall'Etcgfgs (l'Ente Territoriale di Controllo e Gestione dei Figli di Genitori Separati), in cui le nonne morte sono caramellate per poter ancora essere baciate dai nipoti, in cui, di notte o a tarda sera, piccoli animaletti chiamati dubby ti assaltano attaccandosi ai capelli, in un mondo in cui per salvarsi dagli ingorghi bisogna essere estratti a sorte e venir recuperati da un elicottero e in cui tossicodipendenti fanno ore di fila per i provini di un reality show ambientato in un centro di disintossicazione, la protagonista, affermata giornalista della rivista cult "Le mie cose", combatte la sua battaglia personale per vedersi riconosciuta nel suo ruolo di mamma. Poäng e Ivar, i due bambini chiamati con i nomi di mobili dell'Ikea, sono contesi dall'ex marito e dalla sua nuova fiamma, America, esperta di dialetto romanesco e provetta trasformista. Intanto, la Chiesa a numero chiuso dei rappresentanti del Cristo del messaggio dell'ultimo giorno, aspetta di completare i propri ranghi in attesa della fine del mondo.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 3 recensioni

Un umorismo acido e surreale Di L. Michele-12 maggio 2012

Geniale, satirico, esilarante come il miglior Benni. E ancora politicamente fuori dagli schemi, genialmente spietato: un volume che rischia di rovesciarvi dalla sedia dalle risate e, allo stesso tempo, vi rimane con una strana inquietudine per visioni irreali che non suonano, però, così surreali. Una lettura veloce, mai banale e una scrittura non "allungata", ma neppure sciatta.

Le mie coseDi S. Roberto-16 luglio 2011

Ricorda per certi aspetti i capolavori del surreale dalla penna del Benni. Le trovate assolutamente spiazzanti - a partire dall'incipit "Sono tormentata dai dubby" - sono immerse in una contemporaneità iperrealistica, un oggi che non esiste ma non sembra nemmeno troppo inverosimile, dalla serie di film tv "Il kebabbaro" al reality show "San Patrignano" con i vip che si disintossicano. Il titolo del libro è il nome di una rivista mensile (anzi, che esce ogni 28 giorni... ) letta da donne di tutti i tipi; la protagonista, separata da un "vomitista", ci tiene una rubrica. La sensazione di essere finiti in un mondo parallelo, in una Torino di chissà quale universo, è davvero forte. A parte avvisare il lettore che il libro in certi punti è parecchio splatter, devo solo fare un appunto. Il finale è un anticlimax, come se Lazzarotto non sapesse più come serrare le fila della trama, che in effetti aveva dei grossi buchi qua e là. Ma anche questo mi ricorda Benni: )

Le mie coseDi g. luca-21 novembre 2010

L'autore sembra un epigono di Stefano Benni e come lui, a parer mio, alla lunga risulta noioso. Bisognerebbe perciò estrapolare dal libro solo alcuni brani e inserirli in una specie di antologia, perché ci sono alcune pagine indubbiamente spassose.