Micah

13° volume delle avventure d'Anita Blake. Rispetto agli altri romanzi è molto breve, ma molto interessante, soprattutto per le informazioni sul passato di Micah. Tra tutti i personaggi che popolano la storia d'Anita, questa volta oltre a lei troviamo come personaggi principali Micah e per qualche breve apparizione anche Nathaniel. Anita e Micah volano a Philadelphia per sostituire un collega. Da quando si conoscono e la prima volta in cui sono davvero soli, senza un vampiro o altre creature ad intromettersi. Il loro è un incarico semplice - risvegliare un morto per farlo testimoniare davanti a giudice e avvocati - ma magia e intenti criminali renderanno tutto più complicato. Nonostante l'assenza di Jean-Claude e Richard, che hanno quasi sempre una parte importante nella storia, le verità su come Micah è stato infettato e il rapporto con Anita rendono la storia nuova, continuando a tenere alto l'interesse del lettore.

Adoro il personaggio mi Micah, molto più di Richard il mannaro. Trovo che sia il giusto compagno per la sterminatrice che ora a mano a mano va evolvendosi all'interno dei libri. Purtroppo queste pochissime pagine ne soffocano il piacere che da esso può nascere. Peccato, qualche momento in più e sarebbe stato perfetto!

Dalla prima volta che è stato introdotto di micah, sono diventata di parte, diciamocelo viene descritto in maniera intrigante... Ero curiosa, molto curiosa, ora che finalmente c'è un romanzo con il suo nomerimango con l'amaro in bocca, certo lui non delude ma ormai con anita sono arrivata quasi alla frutta.

Mi chiedo perché continui ancora a leggere questa serie, la fantasia della Hamilton ormai se ne è andata chissà dove. Allora, mi chiedo io, perché non scriviamo un bel finale e ci dedichiamo ad altro? Il portare avanti la solita tiritera è un peccato per la serie che all'inizio era davvero bellissima.

Contrariamente agli ultimi volumi della Hamilton Micah è un libro abbastanza piccolo. In realtà si tratta di un'indagine in cui il leopardo mannaro, nuovo amante della protagonista, viene in qualche modo presentato dall'autrice, come possibile braccio destro per le indagini di Anita, e come uomo che potrebbe rubarle il cuore.

Non capisco davvero perché la Hamilton abbia voluto "regalare" un libro a questo personaggio che non mi ha mai comunicato molto. Inutile dire che nonostante la scrittura sia buona, la storia non mi ha davvero preso più di tanto. E' giusto un libricino crocevia tanto per non lasciarci con la bocca asciutta mentre aspettiamo nuovo uscite più corpose della serie.