Mia suocera beve di Diego De Silva edito da Einaudi
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Mia suocera beve

Editore:

Einaudi

Collana:
Super ET
Data di Pubblicazione:
9 gennaio 2015
EAN:

9788806224530

ISBN:

8806224530

Pagine:
338
Formato:
brossura
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Trama Mia suocera beve

Vincenzo Malinconico è un avvocato semi disoccupato, semi divorziato, semi felice. Ma soprattutto è un grandioso filosofo autodidatta, uno che mentre vive pensa, si distrae, insegue un'idea da niente facendola lievitare. Al centro del romanzo questa volta c'è un sequestro di persona ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato. Ad averlo studiato ed eseguito è il mite ingegnere informatico che ha progettato il sistema di videosorveglianza. Il sequestrato è un boss della camorra che l'ingegnere considera responsabile della morte accidentale del suo unico figlio. Il piano è d'impressionante efficacia: all'arrivo della televisione, l'ingegnere intende raccontare il suo dramma e processare in diretta il boss. La scena del sequestro diventa così il set di un tragicomico reality, con la folla e le forze dell'ordine che assistono impotenti allo "spettacolo". La sola speranza d'impedire la tragedia è affidata, manco a dirlo, all'avvocato Vincenzo Malinconico, che l'ingegnere incontra casualmente nel supermercato e "nomina" difensore d'ufficio. Malinconico, con la sua proverbiale irresolutezza, il suo naturale senso del ridicolo, la sua insopprimibile tendenza a rimuginare, uscire fuori tema, trovare il comico nel tragico, il suo riepilogare e riscrivere gli eventi recenti della sua vita privata, riuscirà a sabotare il piano dell'ingegnere e forse anche quel gran pasticcio che è la sua vita.

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3 di 5 su 1 recensione

Un po' delusa rispetto al primoDi R. Manuela-23 marzo 2018

Sono un po' delusa. Sempre grande affetto per il personaggio del Malinconico, però il libro è stato meno coinvolgente del primo (non avevo capito niente). Non so se questa cosa possa essere attribuita al fatto che fosse il secondo libro e quindi non c'era la novità o la sorpresa, oppure se è proprio il libro ad essere lento. L'ho trovato un po' sottotono. De Silva a fine romanzo ringrazia una persona perché gli fa notare quando letterariamente "tiene il passo o gattona". Ecco, secondo me De Silva in questo romanzo "gattona", non va a passo spedito. È comunque piacevole seguirlo, che sia passo passo o gattonata gattonata, si è sempre certi che alla pagina successiva ci sarà una qualche uscita del Malinconico che ti farà ridere.