Mia sorella è una foca monaca di Christian Frascella edito da Fazi

Mia sorella è una foca monaca

Editore:

Fazi

Collana:
Le vele
Data di Pubblicazione:
26 febbraio 2009
EAN:

9788881129867

ISBN:

8881129868

Pagine:
289
Formato:
brossura
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Trama Mia sorella è una foca monaca

Tempo fa mi è capitato tra le mani questo libro. Con cosa avessi a che fare l'ho capito dopo un po', man mano che ogni pagina mi strappava il sorriso, e alla fine, quando mi sono scoperto commosso nonostante i dialoghi irresistibili e le risate. Il protagonista della storia è un buffo ragazzo, tenero e insopportabile insieme. Uno convinto di picchiare duro, ma che finisce steso in due secondi nel cortile della scuola; che straparla e non piange mai, nascondendo sogni e fragilità dietro un'irriducibile arroganza, pur continuando a buscarle ogni giorno dalla vita, e perfino da Chiara, la ragazza bella e inaccessibile di cui s'innamora. Uno così o lo ami o lo odi, e io l'ho amato, questo sedicenne protagonista di un romanzo in cui ho ritrovato tutta la gloriosa tradizione dei perdenti di talento, dal Giovane Golden" ai personaggi di John Fante, col loro immancabile campionario di lividi. Ecco dunque che c'è un padre - "il Capo" - quasi alcolista; e c'è la "Foca Monaca", ubbidiente e grigiastra sorella timorata di Dio. Quanto alla madre, è scappata col tizio della stazione di servizio. La periferia torinese di fine anni Ottanta e il Muro di Berlino che crolla, insieme a un gioco di rimandi pop e cinematografici e a una scrittura esilarante quanto aggressiva nel suo realismo, fanno da sfondo a questo esordio: la prova che la narrativa italiana si muove, in direzioni nuove, inaspettate e potenti." (Giuseppe Genna)

Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 9 recensioni

Bello! Di f. tatiana-31 agosto 2011

L'ho letto in spiaggia e ad un certo punto non vedevo l'ora di uscire dall'acqua per continuare a leggere... Semplice, scorrevole, ma troppo scontato. Il narratore-protagonista lascia intravedere nel suo racconto i diversi punti di vista della stessa realtà, in una surreale e quasi comica narrazione. Un racconto "da dentro" del passaggio da un'infanzia difficile e segnata dagli eventi, ad una vita adulta complicata ma consapevole. Io l'ho adorato, anche in quel finale aperto ma così "romantico".

Mia sorella è una foca monacaDi S. John-14 febbraio 2011

Mi ha incuriosito il titolo. Frascella costruisce un bel personaggio, un adolescente senza nome che chiama Capo suo padre e foca monaca sua sorella. Che ce l'ha con tutti, e picchia, e insulta, e si arrabbia. Una prof può essere prima una sexy quarantenne (visto che sembra apprezzarlo) e poi una vecchia dalle tette mosce (quando l'apprezzamento svanisce). Questo mi ha fatto sorridere, l'ho trovato un modo assolutamente perfetto per descrivere il modo di ragionare di certi tipi di persone. Vulnerabili, spaventate, e proprio per questo sbruffone e aggressive.

SopravvalutatoDi C. Sergio-20 ottobre 2010

Osannato dalla critica ho trovato questo libro infantile e con una scrittura da ragazzino di scuola media. Non mi è piaciuto per niente il finale

Mia sorella è una foca monacaDi a. gianmarco-8 ottobre 2010

Bella prova. Mi piacciono i perdenti, quelli che devono urlare per farsi sentire, comportarsi da idioti per farsi notare, fare la parte dei cinici quando invece hanno un cuore grande, uno spirito libero, una perenne innocenza. Frascella ha dipinto un affresco assolutamente realistico dei giovani d' oggi: timidi e sbruffoni, decisi e insicuri, sessualmente attivi senza conoscerne il significato, i cosiddetti sfigati così splendidamente fragili, con rarissimi "maestri" da seguire. Lasciati alla loro intelligenza: chissà che non sia un bene, che non crescano meglio, che imparino a stigmatizzare gli errori dei padri per non ripeterli, piuttosto che seguire il buon esempio. Una cosa in particolare mi piace di Frascella: il fatto che descriva i nostri giovani come straordinariamente vivi, presenti e pronti ad inventarsi un mondo diverso. Anche partendo dalle sconfitte, dai dolori. Nessuno ha lasciato loro un futuro, il nichilismo non è in loro, ma in chi li ha preceduti. E allora rimane quel senso di onnipotenza che si respira solo nell' adolescenza. Qualcuno si farà schiacciare, altri vinceranno grazie al sogno. In fondo l' incoscienza è l' energia più grande che l' essere umano possieda. Il finale aperto è una chiara dichiarazione di intenti.

Mia sorella è una foca monacaDi L. Giuseppe-4 ottobre 2010

È arrogante e tenero, insopportabile e irresistibile insieme. L'io narrante,adolescente tipico, vive come su un set e soffoca sotto strati di strafottenza il desiderio di dolcezza che lo fiacca. Attorno a lui, un mondo rissoso e caotico che, al filtro del suo sguardo, diventa esilarante. Tra le crisi in famiglia e lo sfruttamento in fabbrica, tra il dolore e la malattia questo romanzo di formazione fa luce sugli abissi di un animo diciassettenne. Peccato per il finale aperto, una vera mancanza di riguardo per il lettore.

buon esordioDi P. Mirko-21 agosto 2010

Buon esordio quello di Christian Frascella: Mi sorella è una foca monaca è un romanzo giovane, fresco, ingenuo, ma ricco di spunti e di personaggi molto ben caratterizzati.