Metello di Vasco Pratolini edito da Rizzoli
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Metello

Editore:

Rizzoli

Data di Pubblicazione:
20 aprile 2011
EAN:

9788817046480

ISBN:

8817046485

Pagine:
329
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Metello

Firenze, l875. Metello Salani nasce nel rione popolare di San Niccolò e, anche se si trasferisce quasi subito a vivere in campagna con gli zii, non dimentica la sua città d'origine. Lì è morto suo padre, annegato in Arno. Lì riconosce le sue radici. E lì fa ritorno non appena gli riesce, a soli quindici anni, in cerca di lavoro e fortuna. Sotto l'ala protettrice di Betto, il vecchio anarchico che gli farà da padre, Metello inizia a lavorare come muratore nei cantieri edili e si avvia a un apprendistato non solo nel mestiere, ma anche nella vita: muove i primi passi nel movimento sindacale, incontra Ersilia, si innamora, conosce il carcere e la lotta politica, sperimenta la tentazione e il tradimento. Dall'infanzia alla maturità, l'esistenza di Metello personaggio tra i più carismatici e poetici di Pratolini - si snoda attraverso le tappe principali della storia di un'Italia agli albori: una nazione ritratta all'indomani dell'Unità, travagliata da duri conflitti di classe, ancora - e sempre - in cerca di se stessa.

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4 di 5 su 6 recensioni

Bello, non bellissimoDi G. Claudia-19 aprile 2012

Con Metello non ci si emoziona dal vivo come nel romanzo più famoso di Pratolini. E' comunque denso di storia e di umanità, realistico al punto di essere sicuri che di inventato nella storia ci sia solo qualche nome. I personaggi di contorno poi sono meravigliosi, nella loro concretezza e capacità di farci vivere la Firenze dell'epoca ed il suo popolo.

Una grande operaDi B. Massimiliano-3 agosto 2011

Una grande opera di Vasco Pratolini, leggermente al di sotto di Cronache di poveri Amanti ma comunque piena di pathos e di significato. Ambientato alla fine dell'800 in una Firenze in grave crisi economica dopo essere stata per 5 anni capitale d'Italia è la storia di Metello, un operaio, e delle battaglie sindacali che caratterizzarono quegli anni. Da leggere tutto d'un fiato.

MetelloDi R. Grazia-9 novembre 2010

Sullo sfondo delle lotte sindacali di inizio Novecento, le esperienze di Metello, un giovane muratore un po' vanesio che finisce quasi suo malgrado per diventare agitatore, e sua moglie Ersilia, una donna forte e silenziosa (più forte di lui, probabilmente). Da leggere

Quando vivere era davvero un'impresaDi P. Silvia-16 ottobre 2010

Ho sinceramente apprezzato questo lavoro, non solo per la dettagliata illustrazione della situazione e della società italiana degli inizi del '900, ma anche per il fatto che faccia capire cosa vuol dire sudare sette camicie per tre lire alla settimana ritrovandosi poi con una famiglia sulle spalle che soffre la fame. Ho trovato la storia narrata molto interessante e toccante e perciò mi sembra davvero strano sentire invece dire da alcune persone che sia "noiosa". Forse dicono così semplicemente perché non hanno capito come deve essere letto un libro del genere, che a mio avviso è da consigliare e commentare più che positivamente.

La fatica del lavoro, dei diritti, della vitaDi T. Alessandro-4 ottobre 2010

Capolavoro proletario, completa la trilogia di Pratolini ponendo attenzione al ceto meno abbiente. “Metello”, storia di una crescita che è umana, politica e civile (tra amori fanciulleschi, conoscenza della fatica, acquisizione di diritti) è romanzo ingenuamente neorealista, utile tuttavia per comprendere una poetica (il verismo italiano dell’immediato secondo dopoguerra) e le rivendicazioni che animano l’arte e la società nella fase delicata dell’affermazione della Repubblica. Orfano, allevato nel contado, muratore in un cantiere, Metello, tuttavia, è figura che a ben guardare ciò che ci circonda vive ancora: è la pluralita di sottopagati dell’economia contemporanea; è ogni singolo lavoratore che perde orgoglio, pio diritti, poi lavoro; è lo straniero abiettamente sfruttato nei campi o sulle impalcature. Leggerlo, quindi, vuol dire ancora leggere parte del mondo che ci cinge. A ingiustizia. Lo consiglio con calore.

Italia ieri e oggiDi M. Cristina-29 agosto 2010

Firenze agli inizi del '900... è passato più di un secolo, e allora perché mi richiama alla mente i recenti fatti di Pomigliano? Non è che forse a livello di libertà e diritti civili stiamo mostruosamente regredendo?