Mentre morivo di William Faulkner edito da Adelphi

Mentre morivo

Editore:

Adelphi

Edizione:
2
A cura di:
M. Materassi
Data di Pubblicazione:
2 novembre 2000
EAN:

9788845915802

ISBN:

8845915808

Pagine:
231
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Trama Mentre morivo

Un viaggio folle su un barroccio sgangherato, tra inondazioni e fienili in fiamme, sotto i cerchi sempre più fitti degli avvoltoi che accompagnano speranzosi il grottesco funerale di Addie Bundren. Attorno alla bara, spinti dai segreti più diversi, ingobbiti nei loro destini indicibili, il marito, la figlia e i quattro nipoti. Faulkner scrive questo suo quinto romanzo in sei settimane: è l'estate del 1929, ha trentadue anni, lavora di notte come operaio in una centrale elettrica e ha appena pubblicato "L'urlo e il furore". "Mentre morivo" ne rappresenta l'evoluzione tecnica, dove le voci monologanti si moltiplicano in una successione a spirale, fondendosi poi in una rara armonia di dissonanze.

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4 di 5 su 10 recensioni

Un viaggioDi Z. Monica-17 luglio 2018

La morte... un pretesto per raccontare la vita. Non un romanzo ma un viaggio fisico e simbolico che narra i vizi umani. Una lettura attenta per comprendere le dinamiche di una vita vissuta e di ciò che essa cela.

Mentre morivoDi C. Lisa-1 febbraio 2012

Un libro che colpisce più per lo stile e per molteplicità dei punti di vista e delle loro voci che per la trama. Ed è proprio questa la sua forza, nel viaggio tra dolori e speranze dei Burden c'è quanto di più umano si possa trovare, fratelli, sorelle, amici riuniti per la morte della madre, per compiere le sue ultime volontà.

Mentre morivoDi L. Alberto-5 agosto 2011

Leggere Faulkner è sempre un esperienza a sè, in questo libro si raggiungono apici sublimi di poesia. Questo testo è snello rispetto ad altri capolavori dell'autore, ma ugualmente profondo e a piani di lettura intersecantisi, belli. Non trovo tuttavia il 'comico' e il 'ridicolo' citati da Giuliani nella 4 di copertina: dopo la lettura del libro di Agee ed Evans di cui parlo altrove, qui vedo solo miseria, ignoranza, fatica, fatica, fatica, ingenuità, malizia, perversita' , follia ottusa. Non c'e' niente da riderne. Poi, come sempre con Faulkner, bisogna tenere aperte tutte le sinapsi nervose, i pori della pelle, il senso degli odori e dei suoni, per assumere lo scritto nella sua potenza, perchè è quella l'unica modalità di lettura che possa rendere giustizia alle sue parole.

Mentre morivoDi C. Lello-25 luglio 2011

Questo libro è uscito ormai settant'anni fa, ma resta comunque di difficile lettura anche per il lettore moderno. Mi è difficile dare un giudizio compiuto su questo libro: la descrizione dell'odissea della famiglia Bundren, senza risoluzione e senza compimento, ha lasciato anche in me qualcosa in sospeso. Sconsigliato a chi ama la catarsi finale.

Mentre morivoDi R. Lidia-4 aprile 2011

Ottimo, ottimo, vedrete che rimpiangerete di non poiter leggere un altra opera simile. Faulkner gioca di rapina. Lo fa con i pensieri dei protagonisti, scatta istantanee, riprende fiato, li inanella alla storia e continua per la sua strada; il tutto in un attimo congelato tra queste duecento pagine. E io lì in mezzo, a chiedermi cosa ha arrestato il tempo e mi ha colpito e spostato di lato per farsi largo. Io sono io e voglio capire, lui scrive ma io voglio capire, ho pagato! Tu sei niente, conti zero, le storie sono le sue. Le sue. Ma voglio capire! Allora fa' il favore di startene a casa, al caldo. Senti il tempo, piuttosto, sii fratello di Carl e piangi Addie a modo tuo, parti con loro, non fermarti a capire che non hai capito un cazzo perché non c'è niente da capire. Parti, diventa pensiero.

Mentre morivoDi n. pietro-31 marzo 2011

Complesso commentare un capolavoro, perché questo libro lo è. Mentre morivo ha un intreccio di una semplicità disarmante. Eppure l'abilità di narratore di Faulkner giganteggia. Il viaggio dei Bundrden è segnato da dramma e catarsi, ogni personaggio è in cammino per uno scopo personale, che differisce dall'inumazione della matrona; Faulkner alterna di continuo i flussi di coscienza di protagonisti e comprimari, creando una polifonia di solipsismi che ha qualcosa di magico.