Memorie di Montparnasse
- Editore:
Sellerio Editore Palermo
- Collana:
- La memoria
- Traduttore:
- Bonini P.
- Data di Pubblicazione:
- 19 settembre 2013
- EAN:
9788838930867
- ISBN:
8838930864
- Pagine:
- 430
- Formato:
- brossura
- Argomento:
- MEMORIE
Descrizione Memorie di Montparnasse
Ricco di dialoghi, caratterizzato da un ritmo serrato e senza mai un momento di noia Glassco miscela abilmente fatti e finzioni sulla realtà e le esperienze da lui vissute regalandoci un montaggio cinematografico della Parigi bohémienne della Rive Gauche alla fine degli anni Venti. Siamo a Montreal, nel febbraio del 1928. John Glassco, noto agli amici come Buffy, è un diciottenne dalle forti ambizioni letterarie e dalla smodata voglia di divertirsi. Mentre la facoltosa famiglia sogna per lui una carriera di magistrato, Buffy parte con l’amico Graeme Taylor per Parigi. Inizia così un vero e proprio manifesto dell’irrequietudine giovanile e intellettuale. Glassco ricostruisce con candore e divertimento la sua esuberante giovinezza, quando Parigi era al suo apice e l’avanguardia degli intellettuali americani espatriati si radunava nei caffè, nei bar e nelle brasserie a parlare d’arte accompagnandosi con fiumi di champagne. La sua vera occupazione in quei giorni è conoscere persone straordinarie, scrittori come Hemingway, Joyce, Leo e Gertrude Stein, artisti come Man Ray e la sua musa Kiki, personaggi come André Breton, Tristan Tzara, Peggy Guggenheim, colti nel loro quotidiano e senza il filtro deformante della futura notorietà. Il padre, sempre più insoddisfatto dei mancati successi letterari del figlio, gli riduce il mensile. Buffy pur di restare a Parigi vende le poche prime edizioni che possiede, batte a macchina manoscritti, fa da modello per servizi fotografici erotici, diventa ragazzo a ore in un bordello per donne mature, scrive un romanzo pornografico. Nel frattempo arriva l’autunno del 1929, a New York la borsa crolla e sembrerebbe davvero che la festa sia finita. Buffy resiste per un po’ finché la tubercolosi lo mette in pericolo di vita. Viene rimandato a Montreal, e durante il ricovero in ospedale riprende i primi capitoli delle Memorie scritti durante i suoi mesi a Parigi e decide di continuare «con la cronaca di quegli anni - gli anni in cui ho davvero vissuto…», che vedranno però la luce solo quarant’anni dopo.