Memorie di un malato di nervi
- Editore:
Adelphi
- Collana:
- Gli Adelphi
- A cura di:
- R. Calasso
- Traduttore:
- Scardanelli F., De Waal S.
- Data di Pubblicazione:
- 6 giugno 2007
- EAN:
9788845921643
- ISBN:
8845921646
- Pagine:
- 544
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Autobiografie generali, Psichiatria
Descrizione Memorie di un malato di nervi
Daniel Paul Schreber, presidente della Corte d'Appello di Dresda, figlio di un illustre educatore dalle idee ferocemente rigide, ebbe nel 1893, a cinquantun anni, una grave crisi nervosa ed entrò nella clinica psichiatrica di Lipsia, affidandosi all'autorità del suo direttore, l'anatomista P.E. Flechsig. La crisi aveva avuto inizio quando un giorno, nel dormiveglia, il presidente Schreber si era trovato a pensare che "dovesse essere davvero molto bello essere una donna che soggiace alla copula". A partire da questo punto si sviluppò in lui un prodigioso delirio, che lo fece passare per tutti gli estremi della tortura e della voluttà, coinvolgendo dèi, astri, demiurghi, complotti, "assassinii dell'anima", catastrofi cosmiche, rivolgimenti politici. Al centro di tutto erano la convinzione, in Schreber, di trovarsi vicino a essere trasformato in donna, e la sua lotta stremante contro un Dio doppio e persecutore. È comunque difficile dare un'idea in poche parole della sconvolgente architettura di immagini, nessi, illuminazioni tragiche e comiche che il lettore incontrerà in questo libro, scritto da Schreber dopo sei anni di malattia. Con queste Memorie egli voleva, fra l'altro, dimostrare di non essere pazzo, e incredibilmente ci riuscì, sicché il suo ricorso in appello contro la sentenza di interdizione venne accolto, permettendogli di tornare a vivere per qualche tempo nella società.
Recensioni degli utenti
Nella mente di un folle-28 marzo 2012
Se volete conoscere cosa passa e succede nella testa di uno pazzo dovete leggere questo libro perché ve lo descrive in modo particolareggiato. Un memoriale pesante, il diario di un malato che per le prime cento pagine cerca di descrivere il suo mondo onirico, irreale, religioso, di vivi e morti in contatto con Dio. Freud ha utilizzato queste memorie come base di diagnosi e definizione della paranoia, e non si fatica a capire il perchè.