Memorie di una geisha di Arthur Golden edito da TEA

Memorie di una geisha

Editore:

TEA

Collana:
Super TEA
Traduttore:
Cerutti Pini D.
Data di Pubblicazione:
10 Ottobre 2013
EAN:

9788850233984

ISBN:

8850233981

Pagine:
571
Formato:
brossura
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Trama Memorie di una geisha

Circondate da un'aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un'attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l'immediatezza e l'emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l'infanzia, il rapimento, l'addestramento, la disciplina - tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del '900, l'hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile.

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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 8 recensioni

Un tentativo americano di scrivere giapponeseDi r. paolo-22 Maggio 2015

In questo romanzo, Golden tenta di scrivere come dall'interno della cultura della geisha, come una donna giapponese, senza limitarsi a esporre e denunciare gli eventi di quella vita, ma fingendo di essere parte di essa. Di certo conosce a fondo le caratteristiche del modo di scrivere giapponese, ha studiato inflessioni, sceneggiatura e motivazioni, ma il suo tentativo di imitazione non gli riesce del tutto. Porre enfasi sui dettagli, usare periodi indipendenti, accentuare i dettagli visivi sono procedimenti troppo ovvi, come se stesse cercando di richiamare la nostra attenzione su di essi e quindi sullo stile "giapponese" del romanzo. Riesce sicuramente a catturare l'attenzione del lettore, ma l'effetto che ne risulta tradisce le sue intenzioni e rovina la sincerità del romanzo.

StupendoDi L. Ilaria-14 Maggio 2012

Memorie di una geisha è un "piccolo" capolavoro di 563 pagine. Racconta di Sayuri, dall'infanzia fino alla vecchiaia, del suo rapimento, di come venga cresciuta e di come debba soffrire una vita per ottenere la sola cosa che abbia desiderato in vita sua. Racconta del Giappone, delle Geishe e delle loro tradizioni. Ci fa scoprire cosa sono in realtà le Geishe, che noi occidentali crediamo prostitute, rivelandosi invece delle artiste. Il libro è solo un pò pesante per la sua grande mole, ma in realtà si legge tutto d'un fiato e si viene trascinati dalle atmosfere ricche di profumi e colori tanto diversi tanto intensi dalle nostre. Ho visto anche il film e devo dire che è altrettanto stupendo come il libro.

Memorie di una geishaDi G. Silvio-7 Luglio 2011

Confesso di averlo acquistato solo per la fama che il film ha prodott. Quando la trama focalizzava solo sui suoi personaggi e gli eventuali intrecci (e quindi spariva tutto il "retroscena") , mi appariva improvvisamente sterile, inutile. A volte perfino poco credibile. Lo stile di scrittura, sebbene fosse molto scorrevole, aveva un non so che di forzato. Per esempio, quasi ogni paragrafo esordiva con un raccontino sul villaggio di pescatori, o con qualche metafora naturalistica, al fine di paragonarlo con lo stato d'animo della protagonista. In questo modo sembrava che ogni orientale (o Sayuri) pensasse solamente in funzione di foglioline, cascatelle o bambini nello stagno.

Memorie di una geishaDi M. Giada-1 Dicembre 2010

Un libro che ti trasporta letteralmente in Giappone verso la scoperta delle Geishe. L'autore ci racconta tutta la vita di una di loro emozionando il lettore e coinvolgendolo del tutto.

Memorie di una GeishaDi M. Giada-30 Novembre 2010

"Il rimpianto è un tipo di dolore molto particolare; di fronte ad esso siamo impotenti. E' come una finestra che si apra di sua iniziativa: la stanza diventa gelida e noi non possiamo fare altro che rabbrividire. Ma ogni volta si apre sempre un pò meno, finchè non arriva il giorno in cui ci chiediamo che fine abbia fatto"

l'amoreDi G. Francesca-27 Ottobre 2010

l'amore alla stadio puro fa sì che una donna diventi quello per cui è stata designata. Una geisha in tutto il suo percorso, nel quale si comprende che una geisha non è in nessuna maniera una prostituta, luogo comune un po' per tutti.