Memorie di una casa morta di Fëdor Dostoevskij edito da Rizzoli

Memorie di una casa morta

Editore:

Rizzoli

Traduttore:
Polledro A.
Data di Pubblicazione:
24 marzo 2004
EAN:

9788817000383

ISBN:

8817000388

Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Memorie di una casa morta

Nel 1849 Dostoevskij, che faceva parte di un circolo di giovani intellettuali di tendenze socialiste, fu arrestato dalla polizia zarista e, dopo otto mesi di reclusione, venne condannato a morte. Successivamente questa pena fu commutata in quattro anni di lavori forzati in Siberia, a Omsk, dove il suo fisico fu segnato per sempre. Questo libro è la cronaca fedele di quel periodo di deportazione, dei luoghi conosciuti e dei personaggi incontrati.

Spedizione GRATUITA sopra € 25
€ 10.92€ 11.50
Risparmi:€ 0.58(5%)
Disponibilità immediata
Ordina entro 11 ore e 46 minuti e scegli spedizione espressa per riceverlo lunedì 22 aprile
servizio Prenota Ritiri su libro Memorie di una casa morta
Prenota e ritira
Scegli il punto di consegna e ritira quando vuoi

Recensioni degli utenti

e condividi la tua opinione con gli altri utenti
5 di 5 su 1 recensione

Memorie di una casa mortaDi R. Pasqualina-21 novembre 2010

Giustamente il titolo corretto è "Memorie di una casa morta", non "di morti" come viene talvolta erroneamente tradotto, anche perchè i numerosi personaggi di quest'opera, che simula le testimonianze di 10 anni passati ai lavori forzati, e trovate, nella finzione del romanzo, nel "manoscritto" di un ex detenuto, sono tutti vivi, più vivi che mai anche se reclusi. Dediti a traffici, commerci, attività varie anche con la popolazione del villaggio adiacente il reclusorio, organizzano feste e spettacoli teatrali, vanno "a donne", allevano animali, lavorano l'oro, fanno addirittura i veterinari per gli animali del villaggio, conversano, si sfottono, si ubriacano, si aiutano, si derubano, litigano, si fanno la spia, insomma sono in tutto e per tutto, secondo Dostoevskij (che ha passato pure lui 10 anni ai lavori forzati) , uguali alla gente di fuori. E dai racconti dei vari episodi e ambienti e personaggi trapela sempre la passione che questo autore ha coltivato per tutta la vita: conoscere l'uomo. Non mancano pagine splendide come quelle sulla tirannide e i carnefici, nella seconda parte del libro, ne pagine simpatiche che ti strappano un sorriso, come quella delle oche del reclusorio che in fila accompagnano giornalmente i detenuti avviati al campo di lavoro