Memoriale del convento di José Saramago edito da Feltrinelli

Memoriale del convento

Editore:

Feltrinelli

Traduttore:
Desti R., Radulet C. M.
Data di Pubblicazione:
22 febbraio 2010
EAN:

9788807722073

ISBN:

8807722070

Pagine:
319
Formato:
brossura
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Trama Memoriale del convento

Nel Portogallo del primo Settecento dominato da Inquisizione e auto da fé, incrociano i loro destini personaggi opposti e complementari: Giovanni V re di Portogallo, che per la grazia ricevuta di un erede avvia la faraonica costruzione del convento di Mafra; padre Bartolomeu Lourenco de Gusmào, che mescola scienza e misticismo nel progetto di vincere la gravità con una macchina per volare; Baltasar Mateus il Sette-Soli, ex soldato monco di una mano; Blimunda la Sette-Lune, giovane dotata di poteri occulti che a Baltasar si lega di tenacissimo amore; e il musicista Domenico Scarlatti. In questo prodigioso romanzo storico e d'invenzione, utopia e morte, riso e tragedia, affresco corale e struggente vicenda personale, immaginazione sfrenata e spirito critico si coniugano nella voce, ironica e compassionevole assieme, del narratore messo di fronte all'ipocrisia e all'arroganza dei tempi, ma anche ai primi sintomi di un rinnovamento sociale e culturale.

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4 di 5 su 15 recensioni

Viaggio nel passatoDi L. Mara-20 aprile 2012

La scrittura di Saramago è una delle più peculiari, coinvolgenti e complesse che io abbia mai letto. Non è semplice. Iniziare a leggere Memoriale del convento è un po' come entrare in un ambiente ricco, ricchissimo, denso, a cui il nostro occhio deve fare il callo per poter cogliere tutti gli elementi, perché non può bastare una lettura superficiale con Saramago, assolutamente no. Ogni frase, a volte ogni vocabolo utilizzato, ha un valore non da poco, e maschera uno stile affascinante, un uso disinvolto e non sempre aperto di un'ironia eccezionale, grazie alla quale la Storia viene reinterpretata, reinventata, ironizzata e un po' demitizzata.

Domenico ScarlattiDi M. Amalia-9 gennaio 2012

Su questo libro è stato scritto il desiderabile e credo sia superfluo da parte mia aggiungere altre lodi, per quanto meritate. Basti dire che l'ho letto due volte, ho preso atto della sua torrenzialità narrativa e anche della sua difficoltà, cioè inserire un elemento fortemente fantastico in un contesto di storia patria trattato in modo puntuale. La figura più originale, a mio avviso, è quella del clavicembalista Domenico Scarlatti, un colosso della musica barocca che tuttavia è assai più studiato ed eseguito di quanto non sia ascoltato. Egli, detto Monsignor Escarlata, fu davvero un visionario che preferì una vita quasi oscura in Spagna e Portogallo al rutilante ambiente napoletano, pur di seguire la sua inclinazione all'intimismo compositivo. La presenza di Scarlatti nel libro è, secondo me, il tocco più suggestivo dell'intera narrazione.

Memoriale del conventoDi l. maria-16 luglio 2011

E' il primo libro di Saramago a cui mi accosto. E non credo sia un libro da leggere sotto l'ombrellone. La scrittura originalissima permette di immedesimarsi a pieno coi pensieri dei personaggi e le considerazione dell'autore, ma, se non siete disposti ad una certa concentrazione, a volte, stanca. Insomma temo che un certo modo di scrivere "naif" possa soffocare un pò la trama che resta comunque molto suggestiva.

Memoriale del conventoDi a. marco-14 luglio 2011

Una volta superate le prime cento pagine la lettura è in discesa. Spesso si devono ascoltare stucchevoli polemichette italiote, ogni volta che vengono annunciati i Nobel per la letteratura, riguardo al merito dei premiati. Spero che nessuno abbia più dubbi che la buonanima di Saramago quel premio se l'è meritato ampiamente; e se ancora ne aveste, di dubbi, leggetevi questo e statevi zitti.

Memoriale del conventoDi S. Goffredo-8 luglio 2011

Lettura intensa, lo stile di Saramago non è poprio il più semplice. La storia è basata su fatti storici realmente accaduti, che Saramago mescola molto abilmente con storie minori di personaggi di fantasia. Questo duplice livello della storia risulta moto intrigante e costituisce molto del fascino del libro. La lettura però, come ho già detto, risulta essere molto faticosa e lenta. La prosa è comunque sempre di livello molto elevato e risulta essere sempre gradevole. L'autore mescola poi anche il fantastico in questa storia di matrice storica, ottenendo un risultato di livello sicuramente molto elevato: direi quasi che nella cornice storia in cui viene inserito, il tema fantastico risulta quasi verosimile. Da leggere, con calma e pazienza.

Memoriale del conventoDi l. Maria-5 luglio 2011

Bisogna stare molto attenti a come si approcia la scrittura di Saramago. Vibrante, ricca e plastica come le facciate manueline delle chiese di Lisbona. Il Memoriale è uno di quei libri in cui entri a fatica, districandoti tra i lunghissimi periodi, le virgole, le liste di luoghi e di persone, ma una volta che sei entrato ti avvolge come le spire di un serpente o come una foresta inesplorata, come il cespuglio di rovi che nasconde alla vista degli umani la macchina volante di padre Bartolomeu. E' un libro faticoso, ed è la fatica che gli fa perdere la quinta stellina, tante volte sono dovuta tornare indietro nella lettura perché in un apparente estetica lista di persone, eventi, luoghi incidentava un concetto importante per il prosieguo della storia, o una perla di poesia o di saggezza. E poi l'attenzione agli umili, l'ironico disprezzo dei potenti, il rammarico tragico per l'inutile scempio che la religione e il potere fanno dell'umana vita; un finale sospettato per tutto il libro, che infine sembra destinato a non esserci e invece ci sarà, ineluttabile. Difficile entrarci, dicevo, ma quando poi ne esci, con l'ultima pagina, il desiderio è di ritrovare quella scrittura ricca e corposa, quei personaggi fisici e spirituali.