La melanconia di Clara di Anne Raeff edito da Spartaco

La melanconia di Clara

Editore:

Spartaco

Collana:
Dissensi
Traduttore:
De Bastiani C.
Data di Pubblicazione:
17 marzo 2006
EAN:

9788887583595

ISBN:

8887583595

Pagine:
345
Formato:
brossura
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Trama La melanconia di Clara

Un singolare e polifonico arazzo di vissuti ed esperienze che, a partire dal tempo della narrazione, attraversano a ritroso il secolo scorso seguendo una geografia divaricata da Vienna alla Cecoslovacchia, dalla Spagna al Marocco, da New York al New Jersey. Grazie all'espediente letterario scelto da Anne Raeff, ovvero quello di non dare a Clara alcuna voce, la prospettiva soggettiva della donna rimane celata, consentendo all'autrice di analizzare i motivi per cui alcune persone vengono rafforzate dalle avversità - anche quando queste avversità sono atroci come il genocidio - mentre altre ne escono sconfitte. Quella dell'Olocausto è una catastrofe che aleggia sulle storie di tutti i personaggi, ma l'autrice non fa leva sugli orrori dello sterminio nazista per catalizzare l'attenzione del lettore. Di fatto, il romanzo esamina con lucida sensibilità il modo in cui gli effetti di uno dei momenti più bui della storia incidono sul destino di una famiglia.

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5 di 5 su 1 recensione

Tre donneDi B. Ilaria-16 settembre 2010

Tre donne si raccontano, sullo sfondo l'Olocausto. Madre, figlia e nipote dalle personalità ben diverse, in comune l'amore per la musica. I capitoli del libro si alternano: dapprima Ruth, un'anziana signora ebrea, cresciuta a Vienna, sopravvissuta ai campi di concentramento, ora a New York; poi la sedicenne Deborah, la nipote di Ruth, residente nel New Jersey, violoncellista. Entrambe si raccontano, in contesti diversi. Entrambe raccontano di Clara, la vera protagonista del romanzo, la figlia della prima, la madre della seconda. Clara ha una personalità complessa, periodicamente si chiude in una stanza, non mangia, non dorme, non si lava, non vive. Unico spiraglio di luce dalla sua depressione è la musica di Deborah. Libro per me complesso, ho faticato parecchio a "entrare" nel romanzo. Quando parla Ruth, inizialmente, tutto scorreva senza difficoltà, mentre trovavo la giovane Deborah più difficile da seguire. Da una parte, poi, l'esperienza difficile di Ruth, il suo primo marito, la condizione della donna tra le due guerre, Karl, il campo di concentramento mi hanno colpito in maniera particolare. Dall'altra Deborah, una ragazza che non si nota, come più volte dice, ma, per me, estremamente interessante, quasi da ammirare, per la sua arte, i suoi pensieri, il difficile rapporto cpon la madre, complicato dalla malattia di lei. Ci sono tante cose da ricordare e annotare su questo libro: Tommy, il comandante, George, Mercedes, Marisol, gli scorci di Madrid... tante atmosfere, tanti pensieri. Tocca corde molto profonde.