Medea di Euripide. Il dramma e la rappresentazione dell'eterno femminino. Per le Scuole superiori

Viene presentato con testo integrale annotato e commentato, e con una traduzione completa inserita a parte, una delle tragedie più note e più lette nelle scuoleSecondo l'approccio tipico del professor Ghiselli, stimato da generazioni di studenti liceali e formatore SSIS, la tragedia di Medea è presentata mettendo in rilievo gli elementi che giustificano la permanenza nella cultura contemporanea di questo archetipo della figura femminile.L'imponente apparato di commento è costruito affinché lo studente impari a ""prendere le distanze"" dal dramma: da una parte sono sottolineati i temi ""attuali"" riconoscibili nell'opera di Euripide e ricondotti a una comune matrice culturale (""La fabbrica delle idee"") che dall'Atene del V secolo attraversa tuta la cultura occidentale fino alla riflessione di Freud, Nietzsche e della letteratura maggiore del Novecento.Dall'altro si cerca di mettere in luce la distanza incolmabile che ci separa dall'opera: le motivazioni che stavano alla base dell'ispirazione di Euripide, gli accenni e le allusioni che erano chiari ai contemporanei ma che spesso ci sfuggono. Per aiutare questo lavoro di ricostruzione storica, un centinaio di pagine sono dedicate alla nascita e allo sviluppo della tragedia e alla funzione del teatro nell'Atene del V secolo. In questa stessa direzione va considerata la scheda metrica in appendice, curata dalla professoressa Martinelli, e la cura filologica con cui Ghiselli, nella direzione indicata per la sua collana dal professor Ferrari, ha approntato il testo.Il valore didattico dell'opera è sottolineato, oltre che dai continui raffronti letterari e culturali tra antico e moderno, dagli stimoli a una riflessione attiva che vengono proposti dall'autore.