Meccanica dei solidi elasto-plastici di Franco Angotti, Paolo Maria Mariano edito da Pitagora

Meccanica dei solidi elasto-plastici

Editore:

Pitagora

Data di Pubblicazione:
2011
EAN:

9788837118310

ISBN:

8837118317

Pagine:
272
Formato:
brossura
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Descrizione Meccanica dei solidi elasto-plastici

Questo libro è una guida attraverso una galleria di modalità di descrizione del comportamento elasto-plastico di corpi soggetti a deformazioni sia infinitesime che finite. Vengono presentate le strutture concettuali che sono un essenziale viatico alle applicazioni, visto che suggeriscono e permettono di giustificare scelte che in esse vengono fatte, come è chiaro, ad esempio, nella costruzione di schemi computazionali. Alcuni dei temi trattati sono propri di corsi della laurea magistrale (soprattutto in ingegneria civile, meccanica e dei materiali), altri sono forse più appropriati per programmi di dottorato. La ricorrente presenza di deformazioni irreversibili nelle realizzazioni tipiche dell'ingegneria civile e di quella industriale suggerisce di considerare non trascurabile per la formazione degli allievi ingegneri la conoscenza dei lineamenti di base della meccanica dei processi elasto-plastici nei materiali, più comunemente nota come teoria della plasticità. Questo testo accosta il lettore ad alcuni aspetti di fondamento della materia e nasce dalla comune esperienza degli autori nel tenere, ciascuno in anni differenti, il corso di Teoria delle Strutture nei programmi della Laurea Magistrale della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Firenze, corso fondamentalmente dedicato alla discussione di modelli dei fenomeni plastici. Il materiale qui raccolto si immagina sia adatto sia ad ingegneri civili che meccanici, aeronautici e dei materiali. Questo libro è una guida attraverso una galleria di modalità di descrizione del comportamento elasto-plastico di corpi soggetti a deformazioni sia infinitesime che finite. Vengono presentate le strutture concettuali che sono un essenziale viatico alle applicazioni, visto che suggeriscono e permettono di giustificare scelte che in esse vengono fatte, come è chiaro, ad esempio, nella costruzione di schemi computazionali. Alcuni dei temi trattati sono propri di corsi della laurea magistrale (soprattutto in ingegneria civile, meccanica e dei materiali), altri sono forse più appropriati per programmi di dottorato.
La ricorrente presenza di deformazioni irreversibili nelle realizzazioni tipiche dell’ingegneria civile e di quella industriale suggerisce di considerare non trascurabile per la formazione degli allievi ingegneri la conoscenza dei lineamenti di base della meccanica dei processi elasto-plastici nei materiali, più comunemente nota come teoria della plasticità. In realtà essa non ha a tutt’oggi un corpus organico e compatto, semmai si ramifica in vari rivoli che differiscono per ipotesi più o meno centrali. In qualche modo si potrebbe dire che si hanno teorie della plasticità piuttosto che un’unica teoria. Questo testo accosta il lettore ad alcuni aspetti di fondamento della materia e nasce dalla comune esperienza degli autori nel tenere, ciascuno in anni differenti, il corso di Teoria delle Strutture nei programmi della Laurea Magistrale della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Firenze, corso fondamentalmente dedicato alla discussione di modelli dei fenomeni plastici. In realtà, però, questo libro non contiene tutti gli argomenti trattati in quel corso e ne include altri, forse appropriati anche per studenti di programmi di dottorato. Il materiale qui raccolto si immagina sia adatto sia ad ingegneri civili (strutturisti e geotecnici) che meccanici, aeronautici e dei materiali. Il libro può essere utilizzato sia come testo di un corso interamente dedicato alla plasticità, sia come supporto in corsi in cui si studiano aspetti diversi del comportamento anelastico dei materiali. Lo sforzo è stato quello di presentare la materia in maniera agile ma al contempo priva di inutili banalizzazioni, peraltro culturalmente dannose per la reale comprensione degli argomenti in esame e comunque da evitare in qualsiasi insegnamento superiore. L’articolazione degli argomenti permette inoltre di scegliere percorsi formativi differenti, omettendo od includendo nella lettura alcuni dei temi trattati. La letteratura sull'argomento è così vasta che è difficile per un singolo studioso poterla controllare interamente. Per quanto ci riguarda, abbiamo scelto di selezionare solo alcuni tra i risultati e le prospettive che, nell’ambito della finitezza delle nostre conoscenze, parevano incontrare il nostro gusto. Nello scrivere i capitoli successivi a questa prefazione abbiamo presupposto di andare incontro ad un potenziale lettore che sia a conoscenza di concetti elementari di meccanica dei corpi deformabili e di nozioni iniziali di algebra e di analisi tensoriale.

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