Il martello delle streghe. La sessualità femminile nel transfert degli inquisitori di Heinrich Krämer, Jakob Sprenger edito da Spirali

Il martello delle streghe. La sessualità femminile nel transfert degli inquisitori

Editore:

Spirali

Edizione:
2
A cura di:
A. Verdiglione
Data di Pubblicazione:
25 giugno 2003
EAN:

9788877706355

ISBN:

887770635X

Pagine:
458
Formato:
rilegato
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5 di 5 su 1 recensione

Roma locuta, causa finitaDi G. Michel-16 ottobre 2010

non aggiunge niente di nuovo "al discorso", semplicemente mette assieme credenze pregresse... è una specie di vademecum. testo imperdibile per capire il pensiero medievale e il suo allucinante - tuttavia serio - argomentare. nel testo vengono citati san tommaso, sant'agostino, aristotele, per rispondere, oltre che dogmaticamente, anche filosoficamente alla domanda che viene posta alla prima pagina del libro: è possibile credere le streghe non esistano? No. Non sarebbe cattolico e, soprattutto, non sarebbe logico. (la versione originale venne pubblicata con la bolla papale in prima pagina, bolla che ne autorizzava la pubblicazione e che ne certificava l'autenticità divina). Il mio consiglio è di leggere il "martello" senza introduzione, perché forviante, e di gustarlo nella sua interezza, avendo però l'accortezza di storicizzare la lettura e non aggredirla con i pregiudizi del nostro tempo. È stato scritto nel 1487, in un periodo di forte instabilità politica e, soprattutto, teologica. Institor, l'autore principale, dimostra di essere un buon teologo e, per il suo tempo, con il supporto della logica del filosofo per antonomasia, molti passi risultato inattaccabili. Lo stesso discorso antropologico sulle donne - femina est mas occasionatus - risulta concreto e logicamente considerabile. Dal momento che la donna è nata da una costola di Adamo, è chiaramente inferiore! Il libro, insomma, parte da presupposti sbagliati che però, nel loro argomentare, sono veramente ben strutturati. Inoltre, la forma a "manuale" (domanda - proposizione - conclusione) lo rende un libro leggibile anche non in maniera cronologica, permettendo di saltare di capitolo in capitolo, per ovviare ai dubbi e le questioni nei processi inquisitoriali. Appena pubblicato ebbe una tiratura di 30.000 copie. All'epoca voleva dire - il mondo -. Non leggerlo, oggi, sarebbe una mancanza di rispetto per una parte di mondo che si era convinta, non per costrizione ma per ovvietà, che le streghe esistono e che è lecito aiutarle a liberarsi del demonio. Sì, fa ridere a noi, però per loro, era tutto! Consigliato! p.s. qua devo aggiornare Wikipedia. Ho scritto un papiro :P