Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese edito da Adelphi

Il mare non bagna Napoli

Editore:

Adelphi

Collana:
Gli Adelphi
Edizione:
1
Data di Pubblicazione:
21 maggio 2008
EAN:

9788845922855

ISBN:

8845922855

Pagine:
176
Formato:
brossura
Argomento:
Racconti
Disponibile anche in E-Book
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Trama Il mare non bagna Napoli

"Il mare non bagna Napoli" è - sottolinea Pietro Citati nella prefazione - una straordinaria discesa agli Inferi: nel regno della tenebra e delle ombre, dove appaiono le pallidissime figure dei morti. Di rado un artista moderno ha saputo rendere in modo così intenso la spettralità di tutte le cose, delle colline, del mare, delle case, dei semplici oggetti della vita quotidiana. Anna Maria Ortese attraversa l'Ade posando sulle cose e le figure degli sguardi allucinati e dolcissimi: tremendi a forza di essere dolci; che colgono e uccidono per sempre il brulichio della vita. Nei racconti compresi nella prima parte del libro, questi sguardi penetrano nel cuore dei personaggi: ne rendono la musica e il tempo interiore, come molti anni prima aveva fatto Cechov".

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4 di 5 su 2 recensioni

Napoli in miseriaDi L. Michela-28 marzo 2012

Una Napoli livida e fantasmatica raccontata da uno stile capace di rendere l'anima dei protagonisti - reali o di fantasia che siano - delle strade, dei monumenti e delle cose. Nello stesso tempo, la vicenda di una generazione di giovani intellettuali narrata dalla fine, attraverso lo specchio doloroso, e distorcente, del fallimento.

Il mare non bagna NapoliDi C. Lello-24 luglio 2011

Fu la stessa autrice a definire questo libro come il parto più riuscito della sua arte. Ho sempre pensato che anche il neorealismo fosse figlio della nevrosi, della assenza cieca e muta del Cielo, del tradimento della metafisica. Dio tace, nel neorealismo. E Dio è anche il mare assente e la violenza del sale sulla piaga di cui parla la Ortese. Sicuramente la sua è una scrittura febbrile e debordante, eccessiva e stordente, ma è un atto d'amore. E l'amore è una ossessione. Non è stato un libro contro Napoli, come si disse allora. Ma quarant'anni di autoesilio dall'oggetto di tanto amore, forse, erano la conseguenza inevitabile di questa adorazione divorante. Pochi, però, riescono a capire, come evidenzio' anche l'autrice, che è nella scrittura ''Che si trova la sola chiave di lettura di un testo' '. Oltre ci sono solo congetture. Invero, colpisce come ancora oggi, si preferisca l'indifferenza alla ribellione delle viscere e si condanni chi la pratica. Tutto cambia e niente cambia. Forse.