Manuale di psichiatria poetica di Claudio Roncarati edito da Alpes Italia
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Manuale di psichiatria poetica

Editore:

Alpes Italia

Data di Pubblicazione:
30 ottobre 2009
EAN:

9788889923733

ISBN:

8889923733

Pagine:
80
Formato:
brossura
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4 di 5 su 2 recensioni

Quando poesia e psichiatria si contaminano...Di F. Alessandro-30 dicembre 2009

"Manuale di Psichiatria Poetica" è un libro sottile ma denso di divertente ironia. Scoprendo l'autore, il cattolichino Claudio Roncarati, medico, psichiatra e psicoterapeuta, viene il dubbio che abbia voluto ritagliarsi un momento per non prendersi troppo sul serio. La psicologia, come altre scienze, sembra pretendere un incondizionato rispetto, quasi una obbligatorietà alla riverenza. Roncarati ci dimostra, al contrario, come si possa ridere, e di gusto, della psichiatria, così come di tutto ciò che ci riguarda. Certo, non siamo di fronte ad un testo scontato perché nell'uso dei vari attori che si susseguono sul palco d'inchiostro e che a volte si incontrano, anche casualmente, nelle pagine del libro, gli animali, i personaggi mitologici, quelli delle fiabe, affrontano diversi ed impegnativi temi della psicologia. Ed infatti, anche una conoscenza parziale di questi temi o del glossario elementare dello psicoterapeuta, potrà fornire gli strumenti intellettuali per cogliere alcuni dei passaggi più interessanti e divertenti del libro. L'ironia, che porta a riflessioni anche amare, lascia spazio a innumerevoli messaggi, a volte solo accennati. C'è la polemica politica, del nepotismo che, tornando alla realtà, caratterizza settori importanti come l'università e la sanità, ma ci sono anche messaggi che raccontano la speranza che può venire da un incontro casuale. E poi c'è la poesia naturalmente. Non è chiaro se sia questa, piegata alla necessità di versi psichiatrici o se siano i sintomi, i disturbi, le analisi ad essere poetizzati per potersi raccontare in versi. Ad un amico, lo suggerirei come libro da comodino. I comodini, è noto, sono tra i più piccoli mobili che troviamo nelle nostre case. Però occupano uno spazio importante, proprio vicino alla nostra testa, quando ci corichiamo. Di spazio, non ne hanno molto pertanto vi appoggiamo gli oggetti che ci sono utili o quelli a cui teniamo. I libri, non possono mancare. Alcuni ci si fermano per un po', per poi tornarsene sugli scaffali letti o, molto spesso, ancora intonsi. Altri, necessariamente pochi, ci restano a lungo, coprendosi anche di polvere, ma pronti ad essere risfogliati ancora quando ne abbiamo voglia o bisogno. Alessandro Fiocca

Quando la poesia si fonde con la psichiatriaDi F. Alessandro-30 dicembre 2009

"Manuale di Psichiatria Poetica" è un libro sottile ma denso di divertente ironia. Scoprendo l'autore, il cattolichino Claudio Roncarati, medico, psichiatra e psicoterapeuta, viene il dubbio che abbia voluto ritagliarsi un momento per non prendersi troppo sul serio. La psicologia, come altre scienze, sembra pretendere un incondizionato rispetto, quasi una obbligatorietà alla riverenza. Roncarati ci dimostra, al contrario, come si possa ridere, e di gusto, della psichiatria, così come di tutto ciò che ci riguarda. Certo, non siamo di fronte ad un testo scontato perché nell'uso dei vari attori che si susseguono sul palco d'inchiostro e che a volte si incontrano, anche casualmente, nelle pagine del libro, gli animali, i personaggi mitologici, quelli delle fiabe, affrontano diversi ed impegnativi temi della psicologia. Ed infatti, anche una conoscenza parziale di questi temi o del glossario elementare dello psicoterapeuta, potrà fornire gli strumenti intellettuali per cogliere alcuni dei passaggi più interessanti e divertenti del libro. L'ironia, che porta a riflessioni anche amare, lascia spazio a innumerevoli messaggi, a volte solo accennati. C'è la polemica politica, del nepotismo che, tornando alla realtà, caratterizza settori importanti come l'università e la sanità, ma ci sono anche messaggi che raccontano la speranza che può venire da un incontro casuale. E poi c'è la poesia naturalmente. Non è chiaro se sia questa, piegata alla necessità di versi psichiatrici o se siano i sintomi, i disturbi, le analisi ad essere poetizzati per potersi raccontare in versi. Ad un amico, lo suggerirei come libro da comodino. I comodini, è noto, sono tra i più piccoli mobili che troviamo nelle nostre case. Però occupano uno spazio importante, proprio vicino alla nostra testa, quando ci corichiamo. Di spazio, non ne hanno molto pertanto vi appoggiamo gli oggetti che ci sono utili o quelli a cui teniamo. I libri, non possono mancare. Alcuni ci si fermano per un po', per poi tornarsene sugli scaffali letti o, molto spesso, ancora intonsi. Altri, necessariamente pochi, ci restano a lungo, coprendosi anche di polvere, ma pronti ad essere risfogliati ancora quando ne abbiamo voglia o bisogno. Alessandro Fiocca fiocca@cubia.it