Il manoscritto delle anime perdute. Un'indagine di Dante Alighieri

Dante Alighieri passa da scrittore e padre della lingua italiana a protagonista di un romanzo in “Manoscritto delle anime perdute. Un'indagine di Dante Alighieri”. È la calda e umida estate del 1304 quella in cui Dante deve incontrare il signore di Verona per stringere un’alleanza militare a favore dei Bianchi di Firenze. Non è tanto questa missione politica a turbarlo quanto l’incontro con un misterioso frate. Questa enigmatica figura gli ha accennato dell’esistenza di un manoscritto composto nella lingua degli angeli, ovvero nella madre di tutte le parlate del mondo. C’è poi uno strano collegamento con la scrittura di una pergamena vista poco prima dal protagonista in una copisteria. Dante, allora, si interroga sull'identità del frate dal volto coperto e su quale possa essere la verità celata dietro questa storia. È inoltre in preda all'ansia della conoscenza ma deve fare molta attenzione: a Verona c’è Lanfranco Cuma, membro noto dell’Inquisizione, giunto lì per trovare l’eretico frate. Leoni Giulio ci porta indietro nel tempo e in tour tra Verona, Firenze e gli Appennini per raccontarci una storia in bilico continuo tra giallo e storia.