Trama Mani calde
Mani calde è un romanzo forte e commovente proposto da Giovanna Zucca, infermiera e aiuto-anestesista che è riuscita a coltivare la sua forte passione per la letteratura e per la filosofia (si è laureata in questa materia), pur non rinunciando alla sua attività professionale. E proprio l'esperienza diretta maturata tra le mura degli ospedali è il punto di partenza da cui è scaturita la storia narrata in questo pregevole romanzo, che racconta la drammaticità e l'attaccamento alla vita dei pazienti e tutte quelle situazioni che l'autrice vede ogni giorno sul posto di lavoro.
Davide ha nove anni e la mamma lo manda ad acquistare alcune cose per la scuola. Un tragitto breve, quello tra la casa di Davide e il negozio, ma pieno di insidie per un bambino di nove anni. Purtroppo in quei pochi passi che percorre da solo accadrà una disgrazia. Nel sonno comatoso in cui è costretto, Davide è osservatore passivo delle storie degli altri. Le storie che sente sono quelle di chi abita l'ospedale, le chiacchiere tra infermiere e tra medici. Poi c'è il dottore antipatico, che cerca di fare qualsiasi cosa per salvargli la vita. Tra il medico e il paziente si forma un legame speciale, fatto di umanità ed empatia.
La sensibilità di Giovanna Zucca dà voce alle emozioni dei diversi personaggi del romanzo, i quali costruiscono tra loro un legame fatto di mani calde che, unendosi tra loro, permettono di affrontare la sofferenza.
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Favola a Neurochirurgia -4 settembre 2014
Sicuramente originale l'idea, specie se confrontata con il panorama delle attuali produzioni librarie. Si tratta di una favola modernaambientata in un ospedale. Molto scorrevole la scrittura, qua e là tendente al commovente. Una volta entrati nel clima, però, il libro diventa piuttosto scontato e buonista: un vero cattivo, come in qualsiasi favola che si rispetti, non c'è proprio, dato che non basta essere "cafoni" – ma pur sempre chirurghi miracolosi – per interpretare la parte dell'Orco. L'invenzione del "colloquio mentale", poi, è veramente poco giustificata. Molto brava l'autrice invece a gestire le diverse voci narranti.
Bellissimo... Da leggere!-7 giugno 2014
È un libro dolcissimo, anche se prende spunto da un avvenimento terribile: un incidente che colpisce un bambino che per questo motivo va in coma. L'io narrante è di volta in volta il bambino stesso, il chirurgo scorbutico ma geniale e in grado di comunicare col bambino con la forza del pensiero che accetta la sfida di salvarlo, e la mamma del bambino. Gli effetti di questa "comunicazione" non tarderanno a farsi notare, anche dai colleghi del chirurgo. Molto bello e umano, ve lo consiglio proprio! Io l'ho letto tutto d'un fiato, non riuscivo più a staccarmi né dal bambino né dal chirurgo.
Mani calde-29 maggio 2012
L'autrice è una professionista del mondo ospedaliero. Dotata anche di un titolo accademico in filosofia, qui si presenta come romanziere, con una toccante vicenda di 'coma' di un bimbo. E dei tentativi di farlo uscire dal coma da parte di un medico 'famoso' per i suoi modi poco comunicativi. Ma la comunicazione più importante magari sarà in grado di improvvisarla? Da leggere. Emozionante!
Un caldo abbraccio-7 marzo 2012
Mani calde è un libro che arriva dritto al cuore. E' la storia di un bambino che a causa di un incidente rischia la vita, il suo debole cuore è attaccato alle macchine ma la sua profondità d'animo cambierà e renderà migliori coloro che lo circondano. Dalla madre al suo medico, in apparenza freddo e distaccato si svelerà l'opposto. Un libro che consiglio a chi vuole leggere una bella storia, commovente ma positiva.
Carino, ma niente di speciale-5 febbraio 2012
Forse sono io ad essere esigente, considerando le recensioni degli altri utenti che hanno dato addirittura 5 stelle. Mi sembra esagerato, sì il libro non è malaccio ma non è nemmeno il massimo. La storia è scontata, il linguaggio fin troppo semplice. Francamente non mi ha emozionato più di tanto.
Poetico come solo i bambini sanno esserlo!-18 gennaio 2012
Bellissimo, appena finito di leggere! Ecco un altro libro comprato "di pancia" cioè d'istinto, mi piaceva la copertina, il titolo (la storia era sicuramente interessante ma la credevo un po' scontata e banalotta) . Invece il libro è veramente bello, intenso, emozionante, commovente. E' vero la storia è un po' scontata, ma qui si parla di vita vera (e non è certo colpa dell'autrice se troppo spesso sentiamo parlare di tragedie come quella accaduta a Davide - il piccolo protagonista) . Non è un libro sdolcinato, romanzato, è "crudo e puro" come i fatti e la coralità dell'ambiente (così ben descritto in maniera veritiera perché l'autrice ci vive dentro ogni giorno) . C'è spazio anche per la filosofia fra queste pagine. Colpisce il rapporto che spessissimo si instaura fra medici, personale paramedico e pazienti. Un caleidoscopio di personaggi e le loro voci narranti: il mio preferito? Ma la "Patti" senza dubbio.
