Mammifero italiano

Una raccolta di articoli di Manganelli scritta tra il settanta e il novanta. Caustico, divertente, acuto. Livello medio alto, con picchi quando narra di istruzione (e in particolare delle tesi di laurea, da eliminare giusto) , patria giudica immorale amarla, visto l'evoluzione della morale sessuale degli italiani, istituzioni, concorsi, vacanze e della spettacolarizzazione dei crimini.

Non solo prosatore raffinato, non solo saggista letterario. Giorgio Manganelli dimostra d’essere davvero penna capace di cogliere ad inchiostro il reale multiforme, facendosene cronista puntuale. Da “Aborto” a “Zio” passando per “Concorsi”, “Raccomandazioni” e “Tasse”: ventinove articoli raccolti che sono ventinove pezzi di bravura, in cui l’autore rende invero l’italico carattere, misto aggrovigliato di insanie e di bontà, d’ipocrisie e di lirismi, di gesti arcaici e di valori antichi. Leggendoli s’immagina lo scrittore impegnato alla narrazione, riso sardonico in accenno, intento a cogliere per immagine e dettato un particolare, renderlo più chiaro, analizzarlo a dovere: così in ogni articolo, in ogni pezzo, in ogni passaggio di questa breve e intensa raccolta d’articoli già pubblicati su fogli quotidiani ormai ingialliti. Corsivi sbiechi, solitari, veritieri che meritano l’acquisto, li consiglio davvero con piacere a chi vuol guardare al Paese scrutandolo dal nero inchiostro di uno scrittore come pochi.