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Malelingue e malpensanti-30 novembre 2007
Soriano ama pungere (pizzicare, accoltellare, mordere) e poi fuggire verso nuove vittime (altrui) da salvare stimolandone il senso critico. Si presenta qui con queste annotazioni esibendo un felice ruolo di malalingua, di persona che dice ciò che gli altri pensano, o meglio ancora svela come gli altri pensano, per argomentazione o per assurdo. Affronta il mondo e lo restituisce masticato restando fedele alle istanze di una lingua prosastica che sa farsi prosaica se il palato spesso delle menti (da espugnare e non da considerare con snobismo intellettuale) lo richiede. Ciò che conta è la scossa, l'importante è che chi lo ascolta riceva uno stimolo, ribadiamo, e poi abbia pure in odio l'autore e l'acidità dei suoi pensieri, purché abbia avuto anche solo per un momento l'impulso di chiedere a se stesso, e di qualsiasi cosa si stia in quel momento occupando: "e se non fosse davvero così?". (Dalla prefazione di S. Montalto).
Malelingue e malpensanti-30 novembre 2007
Soriano ama pungere (pizzicare, accoltellare, mordere) e poi fuggire verso nuove vittime (altrui) da salvare stimolandone il senso critico. Si presenta qui con queste annotazioni esibendo un felice ruolo di malalingua, di persona che dice ciò che gli altri pensano, o meglio ancora svela come gli altri pensano, per argomentazione o per assurdo. Affronta il mondo e lo restituisce masticato restando fedele alle istanze di una lingua prosastica che sa farsi prosaica se il palato spesso delle menti (da espugnare e non da considerare con snobismo intellettuale) lo richiede. Ciò che conta è la scossa, l'importante è che chi lo ascolta riceva uno stimolo, ribadiamo, e poi abbia pure in odio l'autore e l'acidità dei suoi pensieri, purché abbia avuto anche solo per un momento l'impulso di chiedere a se stesso, e di qualsiasi cosa si stia in quel momento occupando: "e se non fosse davvero così?". (Dalla prefazione di S. Montalto).