Trama La mala morte
Nato negli anni '50, venduto dalla madre a un circo di passaggio dove trascorre sei anni d'inferno, il nano Gregorio finisce per vagare attraverso la Madrid del regime di Franco, sfruttando la propria diversità per mendicare e rubare. Tra prostitute e intrighi politici, diventa incredibilmente ricco, fino al giorno in cui la visita di uno strano ospite gli fa credere di essere giunto al termine della propria vita. Un romanzo denso e spietato, che getta uno sguardo dissacrante sulla Spagna contemporanea, dai franchismo a oggi.
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Recensioni degli utenti
La mala morte-6 ottobre 2010
Il Nano Gregorio, quando lo incontri (e io l'ho incontrato xkè m'ha chiamato lui dallo scaffale) si piazza direttamente nel tuo immaginario e non se ne va più. Un mito, praticamente. Maltrattato, si adegua e rilancia. Brutto come la sua saggezza senza sconti e senza compassione. Con una morale inscalfibile "C'è chi si inventa un dio per sottrarsi dall'angoscia e chi, per allontanare l'inevitabile, soddisfa l'immediatezza del piacere; però la morte usa con tutti lo stesso metro." La provvidenza diventa la Mala Morte per lui. Ama la risata e odia l'ipocrisia. Il suo rifugio insospettabile è la poesia. Per il resto non c'è fede ("la fede offusca l'intelletto, rende impossibile il pensiero critico e chiama la morte"), non c'è ideale, non c'è regola, non c'è valore. un racconto che è una esplosione di trovate a volte esilaranti, sempre originali (la storia delle emorroidi dell'acrobata davvero non te la scordi più) e soprattutto il finale più intelligente e spiazzante e semplice che mai lettore potrà riuscire a precederlo. Divertentissimo, fa pensare e riempie il taccuino di citazioni.