Trama Machina Cana. Voci da una città in trasformazione
Mescolando poesia e prosa, "Machina Cana" rappresenta un romanzo per quadri fra reale e surreale, sulla Roma dei nostri giorni, sull'orlo del collasso ma con una forza pulsante che la fa andare avanti. L'antico e il moderno, l'anelito alla progettualità, le passioni e lo scetticismo dei personaggi si misurano con il denaro e il potere, con il debito comunale, la speculazione edilizia, in sostanza con la concezione pragmatica della vita attuale. In un vortice narrativo in cui anche i fatti perdono la loro unicità e le identità dei personaggi si incrociano e si confondono, emerge dal testo l'esigenza di una risposta di senso collettiva alle ferite dei nostri territori urbani. Il libro è scritto in una lingua inedita, tra il letterario e il quotidiano, che narra il grottesco e l'assurdo dei nostri tempi.