Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922)
- Editore:
Mondadori Bruno
- Collana:
- Economica
- Traduttore:
- Balzani R.
- Data di Pubblicazione:
- 1 febbraio 2011
- EAN:
9788861596153
- ISBN:
8861596150
- Pagine:
- 480
- Argomenti:
- Storia contemporanea dal 1700 al 1900, Storia del 20. Secolo dal 1900 al 2000
Descrizione Il lungo Risorgimento. La nascita dell'Italia contemporanea (1770-1922)
Partendo dalla celebre espressione attribuita erroneamente a Massimo D'Azeglio "L'Italia è fatta, ora van fatti gli italiani", Gilles Pécout ripercorre il lento processo di costruzione nazionale dell'Italia a cominciare dalla fine del Settecento. Uno degli aspetti caratterizzanti di questa analisi è la scelta di evidenziare il peso reale del ruolo svolto dallo Stato, in stretto rapporto con lo sviluppo dell'economia e con l'evoluzione delle gerarchie sociali, mettendo dunque in discussione l'immagine di "nazione debole e senza Stato". Il ricorso alla storiografia a partire dal XIX secolo e la sua rilettura in chiave ideologica mostrano che il cliché dell'"Italia debole" rappresenta una reazione nei riguardi di quella confisca dello Stato e dei valori nazionali fatta dal regime fascista piuttosto che un implicito effetto dell'incompiutezza del processo di riunificazione. Senza sottovalutare le fratture, i vari fattori di divisione e i limiti di un processo la cui importanza fino ai giorni nostri è comunque innegabile, Pécout ricostruisce le origini dell'Italia, evidenziando le prospettive politiche del gran dibattito storico italiano riguardo alle questioni dell'integrazione civile, culturale, economica e sociale del paese.
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La nascita dello stato italiano-19 novembre 2022
Scrivere della nascita di uno Stato non è mai facile e forse può riuscire meglio nellimpresa chi di quello stato non è parte; ecco quindi allora il francese Gilles Pécout, storico di rango e conosciuto in Italia per le sue frequenti apparizioni nella trasmissione televisiva La grande storia, che si cimenta con il nostro Risorgimento, definito lungo perché non inizia come comunemente si crede con la sfortunata prima guerra di Indipendenza, ma ha origini ancor più lontane e abbraccia un periodo di tempo che va dal tardo settecento allarrivo del fascismo. In questo modo lautore delinea chiaramente tutti quei passaggi che ci sono stati dallavvento dei sovrani riformatori alla caduta dello stato liberale. Inoltre viene messa in evidenza la straordinarietà della situazione italiana che si riassume nella famosa frase L&39; Italia è fatta, ora van fatti gli italiani attribuita impropriamente a Massimo DAzeglio, per significare che, contrariamente alla formazione di altri stati, emanazioni di una convinta nazionalità, da noi prima nasce lo Stato e poi si cerca di dare unidentità nazionale, lenta a venire e ancora non completata. In 480 pagine scrivere di un periodo così lungo e denso di avvenimenti è possibile solo se si tende a effettuare una sintesi ed è ciò che fatto lautore, che tuttavia per le questioni più importanti, che necessitano di particolari chiarimenti, ha realizzato in ogni capitolo un quadro piuttosto esplicativo. Per quanto Pécout affronti la tematica sotto diversi aspetti storici, da quelli politici a quelli economici, da quelli sociali a quelli militari, fornendo ampie notizie, è inevitabile che gli approfondimenti necessari siano per lo più abbozzati; comunque lo sforzo di dare una visione esauriente e nel complesso accessibile ai più è encomiabile e pertanto è sicuramente consigliata la lettura di questo saggio storico.