Le luci di settembre di Carlos Ruiz Zafón edito da Mondadori
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Le luci di settembre

Editore:

Mondadori

Traduttore:
Arpaia B.
Data di Pubblicazione:
13 maggio 2011
EAN:

9788804610236

ISBN:

8804610239

Pagine:
268
Formato:
rilegato
Disponibile anche in E-Book
Acquistabile con la

Trama Le luci di settembre

Durante l'estate del 1937 Simone Sauvelle, rimasta all'improvviso vedova, abbandona Parigi assieme ai figli, Irene e Dorian, e si trasferisce in un piccolo paese sulla costa per sfuggire agli ingenti debiti accumulati dal marito. Trova lavoro come governante per il facoltoso fabbricante di giocattoli Lazarus Jann in una gigantesca magione chiamata Cravenmoore, dove l'uomo vive con la moglie malata. Tutto sembra andare per il meglio. Lazarus si dimostra un uomo gradevole, tratta con riguardo Simone e i figli, a cui mostra gli strani esseri meccanici che ha creato - e che sembrano avere vita propria - mentre Irene si innamora di Ismael, il cugino di Hannah, la cuoca della casa. Ma eventi macabri e strane apparizioni sconvolgono l'armonia di Cravenmoore: Hannah, viene trovata morta e una misteriosa ombra si impossessa della tenuta. Spetterà a Irene e Ismael lottare contro un nemico invisibile per salvare Simone e svelare l'oscuro segreto che avvolge la fabbrica dei giocattoli, un enigma che li unirà per sempre e li trascinerà nella più emozionante delle avventure in un mondo labirintico di luci e ombre. Le Luci di Settembre di Carlos Ruiz Zafón è il terzo misterioso romanzo della Trilogia della Nebbia.
Nel 1937, per sfuggire ai debiti bastava fuggire lontano. Non esistevano droni e satelliti. La nebbia poteva aiutare realmente. Così come il buio e la notte. Non esistevano neppure i telefoni cellulari che oggi segnano immancabilmente i nostri movimenti, ovunque andiamo, sempre. Alcuni smart phone ti possono dire esattamente le coordinate in cui ci si trova, con una precisione che si avvicina al centimetro. E possono dirlo anche a chi ti sta cercando.
Nel 1937, per chi abita a Parigi, per sfuggire ai debiti basta scappare sulla costa. E cambiare vita e lavoro. Se poi i debiti non sono nemmeno i tuoi, ma del tuo appena defunto marito, scappare dai creditori non pone neanche troppi problemi di coscienza. E se si hanno anche due figli da mantenere, e non si sa come fare, la fuga sembra sempre essere la via migliore per molti. E sembra esserlo anche per Simone Sauvelle, che si ritrova esattamente nella situazione sopra descritta.
Simone, con i suoi due figli Irene e Dorian, riesce a trovare lavoro come governante della villa nella quale vive Lazarus Jahn, un ricco commerciante di giocattoli, assieme a sua moglie, che però è tanto malata… Lazarus è gentile e affabile con i nuovi arrivati, e non perde occasione di mostrare i suoi giocattoli meccanici (che sembrano quasi vivere) ai due figlioli fuggiaschi, che apprezzano molto.
Nella casa per un po’ c’è anche Hannah la brava cuoca cugina di Ismael, bel ragazzo di cui si innamora Irene, la figlia di Simon. C’è solamente per un po’, perché ad un certo punto Hanna viene ritrovata morta. E una strana creatura d’ombra sembra impossessarsi della magione. E poi le strane luci provengono dal faro…
Cosa sta succedendo nella tenuta di Lazarus Jahn? Quali sono i segreti nascosti che non si possono e non si riescono a rivelare? Ci penseranno proprio Irene e Ismael a cercare di risolvere i misteri che d’un tratto hanno avvolto la tenuta, e che cambieranno per sempre le loro vite, intrecciandole in un vortice di chiaroscuri ed emozionanti avventure.
Le Luci Di Settembre di Carlos Ruiz Zafón è un romanzo che fa della luce che riverbera nella nebbia, un colore giallo e luminoso come il mistero, e scuro e denso come il mare agitato che si muove ogni notte nel cuore di ogni ragazzo e di ogni ragazza.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 70 recensioni

Insomma...Di V. Eleonora-1 febbraio 2014

Sono confusa. Tutti osannano Zafòn, proprio tutti, ma questo è stato il mio primo approccio con l'autore e sono rimasta molto delusa. La trama è lineare e l'autore scrive in modo scorrevole, ma l'inizio è un po' troppo lento. Se l'idea dello scrittore era creare suspense e inquietudine ci è riuscito. Per il resto non mi ha lasciato molto... Ho saputo dopo che il libro è il capitolo finale delle Trilogia della nebbia, rivolta a un pubblico giovane (mentre io mi aspettavo un romanzo "maturo") ; forse prima o poi leggerò anche gli altri, ma non credo.

Zafon breveDi M. Amalia-18 ottobre 2012

Certo, io per Zafon ho sicuramente un debole, riesco a farmi piacere pressoché ogni suo libro, attendo con impazienza di leggerne ancora uno. E mentre leggo, sono consapevole di quanto le sue storie siano esagerate. Oltretutto, sono piuttosto difficili da definire: horror? Fantasy (ma quale? ) , rovesciamento del realismo magico? Ma non importa. La storia è andata al suo finale e questo può bastare, per dire che il libro meritava lo sforzo di percorrerlo sino in fondo. Per un bilancio, per un consiglio, io preferisco la maniera "breve" di Zafon, cioè quella che accomuna queste LUCI DI SETTEMBRE a IL PRINCIPE DELLA NEBBIA. I giochi di magia e prestigio sono più espliciti ed è trasparente la metafora di alcune difficoltà della vita, come il superamento di certa fanciullezza protratta. Per assurdo, trovo più accettabili gli orrori qui narrati, perché sono in parte la liberazione del buio che sta nell'umana natura, anziché l'interminabile serie di uccisioni (non dico delitti) che popolano i romanzi maggiori di Zafon. Eppure anche quei libri mi erano piaciuti e questa è una critica molto, ma molto a posteriori: perché? Perché con un romanziere o si trova la sintonia, oppure no. E io con Zafon in sintonia ci sono. Tutto qui.

Zafon non deludeDi M. Roberta-22 luglio 2012

Ho letto tutti i libri di Zafon e questo sarà sicuramente uno dei miei preferiti. Come al solito rapisce, intriga, è quel libro che inizi a leggere magari sotto l'ombrellone in totale relax e ti ritrovi invece a leggere alle 2 di notte incapace di smettere. Questa volta c'è il sole, il mare, l'amore ma ci sono anche le familiari tenebre, i familiari automi e i caratteristici grigi di Zafon. Da leggere assolutamente e da tenere nella libreria dell'autore.

PiacevoleDi C. Marco-29 maggio 2012

Un bel romanzo che segna il ritorno di questo grande scrittore spagnolo. Infatti Zafòn mantiene unos tile inalteratamente piacevole e fresco, capace di prenderti fin da subito e di avvicinarti alla trama, dove albergano personaggi misteriosi e intriganti. Lo stile dunque è socrrevole e il ritmo incalzante!

Un'altra avventura tra luci ed ombreDi C. GIUSI-28 maggio 2012

Per chi ama le opere di Zafòn questo è l'ennesimo successo! La storia inizia con una lettera, il cui significato solo alla fine sarà svelato. Ancora avventure mozzafiato in uno scenario incantevole, che solo le parole di Zafòn sa creare alla perfezione, per farti vivere dentro la storia, palpitare insieme ai protagonisti e quasi sentirti in empatia con loro. Compratelo, saranno soldi spesi bene!

PiacevoleDi S. Angelo-27 maggio 2012

Finalmente è tornato. Zafònm si riconosce in ogni sua opera. Questo libro sicuramente non sfiora l'eccellenza di MARINA e di L'OMBRA DEL VENTO, ma bisogna pur riconoscere che si è proposto con una fresca ondata di piacevolezza e immediatezza narrativa che proprio è irresistibile. Sicuramente consigliato!