Luce proibita di David Rocklin edito da Neri Pozza

Luce proibita

Editore:

Neri Pozza

Traduttore:
Mingiardi V.
Data di Pubblicazione:
20 ottobre 2011
EAN:

9788854503687

ISBN:

8854503681

Pagine:
336
Formato:
brossura
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Trama Luce proibita

Luce proibita è il romanzo d'avventura con cui debutta lo scrittore americano David Rocklin.
Siamo nell'India coloniale, in un momento di attrito crescente tra il governo britannico e l'inquieta popolazione indiana.
Una donna inglese e il suo giovane domestico indiano sfidano le convenzioni relative alla classe sociale di appartenenza.
La donna, Catherine Colebrook, è ossessionata dalle possibilità che offre la fotografia. Eligio Shourie, il giovane indiano, assisterà Catherine nei suoi tentativi di rendere le immagini permanenti ed eterne.
In poco tempo tra i due nascerà un legame affettivo che verrà considerato sconveniente dalla società dell'epoca, a causa delle loro differenti origini. I lettori si troveranno trasportati, grazie alla capacità narrativa di Rocklin, nell'India coloniale del 19° secolo, dove, in una cornice tropicale dai risvolti sociali inquietanti, si sviluppa una storia avvincente, dal forte potere emotivo, liberamente ispirato alla vera storia di Julia Margaret Cameron, fotografa inglese del 19° secolo su cui è stato costruito il personaggio di Catherine Colebrook, la protagonista.
Il primo romanzo di David Rocklin, luce proibita, è una storia profonda ed umana che alterna sapientemente luci ed ombre come in una fotografia in bianco e nero.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 1 recensione

Il sogno di una donnaDi N. Elisabetta-8 febbraio 2012

Il romanzo è piuttosto complesso in partenza. I desideri, i sentimenti e le azioni della protagonista si mischiano a vicende storiche e a tradizioni indiane costringendo il lettore ad uno sforzo notevole per i primi capitoli del romanzo. Poi la trama diventa più chiara, i personaggi più complessi ma più completi e la storia diventa trascinante. Il libro trasmette un bel messaggio sul potere della determinazione e sulla volontà di dimostrare che i ruoli assegnati dalla società possono essere ribaltati. Il finale è un po' scontato