La lotta. Il diario del vampiro

Ammetto candidamente che, alla fine, questa saga è riuscita a coinvolgere prepotentemente anche me. Anni fa, subito dopo "Twilight", lessi il primo volume, ma non mi piacque così non completai la saga e la catalogai come insulsa e commerciale. Adesso cosa è cambiato vi chiederete? Beh, a dire il vero mi sono appassionata al telefilm, così sono andata in biblioteca a prendere di nuovo in prestito il primo volume e rileggendolo devo dire che, anche se non mi è piaciuto particolarmente, questa volta mi ha preso. Così ho deciso di provare a leggere il secondo, e devo dire che mi ha appassionata dall'inizio alla fine! L'ho finito in un giorno e continuerò senz'altro la lettura della saga!

Ci ho riprovato: questo è il secondo libro della saga ed è peggiore del primo, a mio parere. I dettagli non sono curati e anzi sono più trascurati rispetto il volume precedente. I personaggi rimango piatti, standardizzati e monotoni. Alcuni dialoghi sono davvero ingenui, infantili. Non mi aspettavo il cambiamento di Elena così presto (cioè, cosa farà negli altri libri?) . Seguendo il telefilm, però, continuo a leggerli perché sono curiosa, mio malgrado, di vedere come la Smith ha plasmato altri personaggi che ancora non sono comparsi.

Rispetto al primo libro questo mi è sembrato decisamente migliore. Mi sono sentita coinvolta sia dalla storia sia dai personaggi fin dalle prime pagine. In questo secondo capitolo Elena sa ormai della vera natura di Stefan e Demon, i quali non smettono di contendersi il suo amore. Il Diario dove la ragazza ha annotato tutti i sentimenti, gli avvenimenti e i dubbi su Stefan viene misteriosamente rubato e ciò da inizio ad una serie di preoccupanti avvenimenti, soprattutto a scuola. Lo scopo di Elena e dei suoi amici e di recuperare il suo adorato Diario per proteggere Stefan, ma questo è solo una piccola parte di ciò che accade. Consiglio di leggerlo.

Ho provato a dare un'altra possiblità a questa serie, ma proprio non riesco a leggerla! La trama è molto banale, con tutti i cosidetti colpi di scena prevedibilissimi, inoltre la narrazione è fin troppo semplice. Ho finito il libro, ma mi ha annoiato molto e ho dovuto impegnarmi molto per risucire a terminarlo.

C'è un momento nella vita di un lettore in cui immaginare il proprio personaggio attraverso gli occhi dello scrittore risulta più difficile che vederlo rappresentato su uno schermo televisivo. Con Lisa J. Smith inizia una nuova serie di vampiri dalle grandi possibilità ma con una protagonista altezzosa e odiosa che calamita come una prima donna l'attenzione solo su di se. Speriamo che cambi col tempo altrimenti sono guai.

Non vi è alcuna innovazione a livello di trama ma posso dire di esserne rimasto comunque soddisfatto dalla lettura. Infatti lo stile è immutato, dunque sempre piacevole e immediato mentre il ritmo è incalzante al punto giusto, anche se manca di tensione narrativa per cui a volte potrebbe non appassionare completamente il lettore.