Il libro nero dei Puffi. La società dei Puffi tra stalinismo e nazismo
- Editore:
Mimesis
- Collana:
- Il caffè dei filosofi
- A cura di:
- I. Gremizzi
- Data di Pubblicazione:
- 30 settembre 2012
- EAN:
9788857510583
- ISBN:
8857510581
- Pagine:
- 145
- Formato:
- brossura
- Argomenti:
- Scienza e teoria politica, Strutture politiche: totalitarismo e dittatura
Descrizione Il libro nero dei Puffi. La società dei Puffi tra stalinismo e nazismo
In un villaggio collettivista dove l'iniziativa privata è vista con sospetto, Grande Puffo è Stalin e Quattrocchi il suo Trotzky. Oppure no, i Puffi sono militanti hitleriani, un modello perfetto di società nazista guarda caso minacciata da un Garganella che evoca l'"avido ebreo" della propaganda antisemita. In questo libro, il giovane filosofo francese Antoine Buéno rilegge il fortunato fumetto per svelare le tracce soggiacenti di archetipi e ideali propri dei regimi totalitari, sia fascisti sia comunisti. Scritto come un'analisi fantapolitica, il libro ha suscitato in Francia immediate polemiche. I difensori chiamano in causa la personalità apolitica di Pierre Culliford, in arte Peyo, creatore dei Puffi. I più sospettosi rincarano la dose, ricordando la visione stereotipata delle donne nell'unica rappresentante gentil sesso, una Puffetta civettuola disimpegnata. Un libro destinato a far discutere affezionati di questo fumetto, diffuso in tutto il mondo, divenuto poi un celebre cartone animato, che accompagna piccoli e grandi da due generazioni.
Recensioni degli utenti
Sorprendente, acuto, divertente-2 febbraio 2017
Bueno riesce nella suggestiva sfida di esplorare il mondo dei puffi attraverso gli strumenti dell'analisi filosofica. Particolarmente interessanti le analogie tra il "mondo blu" e i totalitarismi del XX secolo. Assolutamente da leggere!
Divertente e sorprendente-25 ottobre 2015
"Meglio esercitare la propria intelligenza con le scemenze, che la propria scemenza con cose intelligenti", sagace avvertenza posta nelle prime pagine di questo libro divertente, intelligente e sorprendente. ll villaggio dei Puffi, rigorosamente indagato dal filosofo Antoine Buéno con gli occhi della scienza e della sociologia politica appare come una utopia totalitaria di stampo stalinista o nazista. Un villaggio collettivista dove l'iniziativa privata è espunta, ove costantemente si celebra il predominio della comunità sull'individuo, ove tutti gli abitanti sono prima di tutto e innanzitutto semplicemente puffi (compagni). Oppure una organizzazione di stampo corporativo, ove i puffi si distinguono per la propria attività, per il proprio mestiere: puffo muratore, puffo cuoco, puffo inventore, ecc. oppure per un tratto caratteriale: puffo pigrone, puffo brontolone, puffo goloso, ecc. - comunque riconducibile ad una funzione sociale (scansafatiche, contestatore, consumatore). Insomma i puffi sono uguali, si distinguono solo grazie alla funzione che esercitano all'interno del corpo sociale. Un corpo sociale rigidamente autarchico, reazionario, chiuso, maschilista, fortemente razzista, antisemita e antidemocratico. Divertente, intelligente, sorprendente.