Il libro dei filosofi morti di Simon Critchley edito da Garzanti Libri

Il libro dei filosofi morti

Collana:
Saggi
Traduttore:
Conte F.
Data di Pubblicazione:
11 giugno 2009
EAN:

9788811740957

ISBN:

8811740959

Pagine:
350
Formato:
brossura
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Descrizione Il libro dei filosofi morti

La morte? Non ci penso. Se questa frase attribuita a Jean-Paul Sartre fosse vera, costituirebbe un'eccezione tra i filosofi. La morte è stata quasi sempre presente nella riflessione filosofica. In realtà, come sostiene Simon Critchley in questo libro stimolante e di grande respiro, il problema di cosa rappresenti una "buona morte" è stato il centro di interesse della filosofia fin dall'antichità. Ma cosa ci fanno capire le morti dei filosofi stessi? Molte tra le 190 morti che qui ci vengono raccontate sono bizzarre, e le storie di follia, di delitti, suicidi, passione (e depressione) abbondano. Eraclito morì soffocato nello sterco di mucca; Aristotele si uccise con l'aconito; Empedocle si gettò nell'Etna sperando di diventare un dio; le ultime parole di Hegel furono "Solo un uomo mi ha capito... E non mi ha capito"; Jeremy Bentham si fece imbalsamare e tuttora siede sotto gli occhi del pubblico all'University College di Londra; Nietzsche compì una lunga discesa nella follia dopo aver baciato un cavallo a Torino...

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5 di 5 su 1 recensione

Il filosofo è morto, viva la filosofia!Di C. Tamara-30 giugno 2009

Secondo alcuni, una "buona morte" dà significato alla vita intera. Un significato ancora più profondo dovrebbe dunque arrivarci dai momenti estremi - e dalle parole ultime - dei filosofi, che hanno dedicato le loro energie alla ricerca della "buona vita". Il libro dei filosofi morti racconta gli istanti finali della vita di quasi 200 filosofi, dall'antica Grecia e dai maestri Zen ai santi cristiani, dai razionalisti ai mistici, fino ad arrivare ai giorni nostri: una panoramica in cui non mancano storie di follia, di omicidi e suicidi, ricca di episodi bizzarri e aneddoti edificanti - da leggere magari con il filtro dell'humor noir. Ne esce una brillante contro-storia della filosofia: in un istante irripetibile, la teoria ingaggia l'ultimo scontro con la prassi, con risultati a volte commoventi, a volte illuminanti, a volte tragici, a volte irresistibilmente comici.