Il libro degli esseri immaginari di Jorge L. Borges edito da Adelphi
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Il libro degli esseri immaginari

Editore:

Adelphi

Edizione:
2
A cura di:
T. Scarano
Traduttore:
Carmignani I.
Data di Pubblicazione:
25 ottobre 2006
EAN:

9788845920981

ISBN:

8845920984

Pagine:
261
Formato:
brossura
Argomento:
Mostri ed esseri leggendari
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Il libro degli esseri immaginari

Spinto dalla passione per le strane entità sognate dagli uomini, Borges ha perlustrato nel corso degli anni letterature e mitologie, enciclopedie e dizionari, resoconti di viaggio e antichi bestiari, scoprendo tra l'altro che la zoologia fantastica è percorsa da singolari affinità: così, ad esempio il Pesce dei Terremoti, un'anguilla lunga settecento miglia che porta il Giapppone sul dorso, è analogo al Bahamut delle tradizioni arabe e al Milgardsorm dell'"Edda". L'esito di questa sterminata ricognizione è un manuale che il lettore è caldamente invitato a frequentare "come chi gioca con le forme mutevoli svelate da un caleidoscopio". Ritroverà così animali che già gli erano familiari, ma che ora tradiscono caratteri insospettati: come l'Idra di Lerna, la cui testa - sepolta da Ercole - continua a odiare e sognare, o il Minotauro. Imparerà a conoscere esseri che sembrano usciti dalla fantasia stessa di Borges: come la "gente dello specchio", ridotta a riflesso servile dall'Imperatore Giallo dopo aspre battaglie, o il funesto Doppio, suggerito "dagli specchi, dall'acqua e dai fratelli gemelli". E si imbatterà in creature di cui neppure sospettava l'esistenza: come lo hidebehind dei taglialegna del Wisconsin e del Minnesota, che sta sempre dietro a qualcosa. E sempre aleggia lo humour di Borges, il quale ci spiega compassato che la qualifica di contea palatina attribuita al Cheshire provocò l'incontenibile ilarità dei gatti del luogo, donde, con ogni probabilità, il gatto del Cheshire.

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4 di 5 su 3 recensioni

Animali immaginariDi S. LUIGI-24 marzo 2012

Un titolo strepitoso, anche se non traduce alla lettera l'originale; uno straordinario catalogo di esseri immaginari, raccontati e descritti come fossero veri. Un libro prezioso, molto più vicino e presente di quanto il titolo potrebbe suggerire. Leggete la descrizione del Drago... Quegli animali strambi, colorati, feroci e distratti esistono davvero e popolano le favole delle quali si è nutrita l'infanzia del mondo: divertente e necessario.

un piccolo viaggioDi f. giorgia-20 settembre 2010

Borges elenca gli esseri immaginari creati dalla fantasia dell'uomo nel corso dei secoli descrivendone le caratteristiche e citando le fonti in cui tali esseri compaiono. Un piccolo dizionario composto con cura e amore per il sapere, attraverso l'immaginazione umana.

Immagini reali dall’immaginarioDi p. giorgio-29 luglio 2010

Come camminare attraverso un bestiario medievale, ma più ricco di ragionevole fantasia, più credibile di una raccolta delle improbabili specie che andiamo scoprendo con stupore giorno dopo giorno a causa di una scienza priva di immaginazione, più esatto di un numero primo; ma scomodo quanto un paradosso non risolvibile, un atto di accusa contro il progresso, l’uomo “psicologico”, la mediocre e finita rappresentazione del reale. Borges ci accompagna in un mondo che è la storia di tutti i mondi e della loro epica classicità, la rappresentazione di ciò che l’uomo ha voluto scorgere nell’immagine che si era raffigurata dei suoi archetipi, la tensione all’altrove, all’aldilà, all’oltre. È la meraviglia degli animali sognati da Kafka e Poe, coi loro denti espressivi o scarlatti, l’eleganza di una Chimera veneziana, dall’immobile movenza, lo splendore del Pinnacle Grouse, che muta il colore secondo lo stato d’animo di chi l’osserva, l’inquietante armata dello specchio che un giorno, annunciata dal pesce, si libererà dall’incantesimo che obbliga ognuno dei suoi guerrieri ad imitare le nostre movenze e riconquisterà il mondo, che le appartiene.