Dal libro dell'esodo. Ediz. illustrata di Cécile Kyenge, Paolo Rumiz edito da Piemme

Dal libro dell'esodo. Ediz. illustrata

Editore:

Piemme

A cura di:
R. Biagiarelli
Illustratore:
Ottani L.
Data di Pubblicazione:
27 settembre 2016
EAN:

9788856656916

ISBN:

8856656914

Pagine:
256
Formato:
brossura
Argomenti:
Diritti umani, Fotografia: reportage
Acquistabile con la

Descrizione Dal libro dell'esodo. Ediz. illustrata

Centinaia e centinaia di fuggitivi - a piedi - forzano il blocco e sfondano la linea di confine greco-macedone. Con filo spinato e granate assordanti la polizia cerca di frenarli. Arrivano dalla Siria, dall'Iraq, dall'Afghanistan e premono per entrare nei Paesi della zona Schengen. Il governo di Skopje usa il pugno duro. Un fotografo, Luigi Ottani, e una documentarista, Roberta Biagiarelli, volano sul posto per vedere con i propri occhi quel che sta accadendo e raccontano con coraggio questo esodo biblico. Secondo i dati ufficiali, sono quasi sessantamila i migranti arrivati in Macedonia dall'agosto 2015 a oggi. Cercano di raggiungere l'Europa, forzando il cordone di sicurezza attraverso il posto di frontiera macedone di Gevgelija. La polizia usa bastoni, raddoppia il filo spinato, ma i confini vengono sfondati e la maggior parte dei profughi - uomini, donne, bambini - si dirige camminando sui binari verso le più vicine stazioni ferroviarie per andare verso la Serbia e, da lì, raggiungere l'Ungheria e poi gli altri paesi europei. Sono notti trascorse all'addiaccio, nei campi, sotto la pioggia, con scarso accesso a cibo e acqua. È un camminare a piedi caparbio, che lascia sulla terra orme di dolore, di speranza e di tragica lotta per la sopravvivenza. Le immagini e le parole di questo reportage di grande intensità testimoniano la forza e la dignità umana di chi cammina. Gli "esiliati" sono consci di esercitare un diritto primordiale: attraversare i territori. Dal libro dell’esodo è la storia di un reportage che il fotografo Luigi Ottani e la documentarista Roberta Bigiarelli hanno effettuato nel 2015 sul confine greco-macedone. L’opera si avvale dei preziosi testi di Paolo Rumiz e di Cecile Kyenge e fa parte del progetto Migranti. Profughi provenienti dalla Siria, dall’Iraq e dall’Afghanistan cercano di entrare in Europa. Insieme tentano di forzare il filo spinato e il blocco della polizia a Gevgelija. La Bigiarelli e Ottani documentano questi momenti: la reazione dei militari, il pugno duro utilizzato dal governo, la disperazione dei migranti che però non si arrendono mai. Questo dovrebbe far riflettere sullo stato di degrado dal quale provengono perché nessuno rischierebbe tanto se non fosse così assolutamente desolato e costretto alla fuga. Il confine alla fine viene sfondato e la massa incomposta di gente formata da uomini, donne e bambini, si dirige verso la Serbia e poi forma un lungo cordone umano che punta all’Ungheria per poi approdare man mano negli altri Paesi europei. Negli occhi hanno la fame e la sete, ma anche la speranza di poter dare ai loro figli un futuro migliore. Ottani e Bigiarelli affrontano questo viaggio insieme a loro, gli parlano, li ascoltano e cercano di documentare al meglio il dolore e la dignità di questa gente. Questa forma di esilio e di esodo ricorda figure bibliche e assolute e si basa sull’esigenza e sul diritto di fuga che ogni essere umano può esercitare. Le parole di Paolo Rumiz danno la nota di poesia a queste immagini e al racconto crudo e vero, mentre le note di Cecile Kyenge danno quell’apporto politico necessario per fronteggiare l’emergenza.

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