Bouvard e Pécuchet di Gustave Flaubert edito da Feltrinelli
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Bouvard e Pécuchet

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
3
A cura di:
F. Rella
Data di Pubblicazione:
4 giugno 2014
EAN:

9788807901195

ISBN:

8807901196

Pagine:
376
Formato:
brossura
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Trama Bouvard e Pécuchet

"La bètise umana è un abisso senza fondo," diceva Flaubert, ma Bouvard e Pécuchet sono tutt'altro che due idioti. I due copisti e amici investono la grossa eredità di Bouvard per ritirarsi in campagna e per dedicarsi a un accanito sperimentalismo. Mettono in pratica le scienze, le dottrine, le credenze del tempo, spaziando dall'agricoltura al magnetismo, dall'archeologia alla pedagogia ecc. Ma ogni esperienza si risolve immancabilmente in un fallimento. E la delusione è tale da persuaderli che l'unica soluzione sia farla finita; ma proprio allora rinvengono una possibilità alternativa: ritornare al vecchio e umile lavoro di copisti. I due protagonisti del romanzo - iniziato nel 1872 e pubblicato incompiuto un anno dopo la morte dello scrittore - prendono sul serio scienze, filosofia, religione, politica, tecniche, tanto da spingerle alla loro verità ultima, ovvero l'incapacità di dare risposte al mistero del mondo e di modificarne l'assetto. Destrutturano il sapere del secolo, e forse, nella decisione finale di copiare qualsiasi cosa, svelano l'insignificanza anche dell'ultima illusione flaubertiana, la scrittura quale mezzo per dare un senso alle cose.

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3 di 5 su 2 recensioni

Bouvard e PécuchetDi S. Silvia-21 febbraio 2011

Da Nobel per la letteratura, una goduria imprescindibile. Bouvard e Pecuchet, due anime semplici che ingenuamente credono di poter immagazzinare tutte le conoscenze in un unico sapere, metafora della cultura enciclopedica positivistica di stampo illuminista che pretendeva di dare una risposta completa a tutto. Una cultura al tramonto all'epoca in cui Flaubert scrive, che sta per lasciare il passo all'alba della "distruzione delle certezze". I due abbandonano Parigi e si rifugiano in una proprietà in campagna dove si dedicano alle loro passioni, agli studi e alle letture, per soddisfare il loro desiderio di conoscenza. Flaubert gioca e si diverte a prendere in giro un tale ridicolo accanimento "culturale", destinato inesorabilmente al fallimento.

Bouvard e PécuchetDi l. Maria-29 ottobre 2010

Mi aspettavo molto ma molto di più. è strutturalmente ripetitivo, ma soprattutto si sente che Flaubert avrebbe voluto scriverlo in punta di penna, con ironia e leggerezza; invece non riesce quasi mai a strappare un sorriso: è goffo, o almeno io l'ho sentito così. ci sono anche dei momenti belli, e in generale tutto il discorso sottinteso è sicuramente importante: ma mi è sembrata la classica rovesciata che si stampa sulla traversa.