Rapporti di forza. Storia, retorica, prova di Carlo Ginzburg edito da Feltrinelli

Rapporti di forza. Storia, retorica, prova

Editore:

Feltrinelli

Data di Pubblicazione:
30 Aprile 2014
EAN:

9788807883972

ISBN:

880788397X

Pagine:
161
Formato:
brossura
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Descrizione Rapporti di forza. Storia, retorica, prova

Le discussioni sul metodo storico toccano oggi temi non limitati ai soli addetti ai lavori. La riduzione della storiografia a retorica, alimentata dallo scetticismo postmoderno, si è incontrata con le posizioni politiche dei movimenti basati su identità etniche o di genere. Chi ha rivendicato la parzialità della conoscenza storica lo ha fatto richiamandosi all'analisi della conoscenza in termini di potere proposta da Foucault, oppure all'idea che la versione del passato destinata a prevalere sia quella retoricamente più efficace. Entrambe le prospettive derivano da Nietzsche: più precisamente, sostiene Carlo Ginzburg, dalla lettura, elaborata negli anni settanta, di un inedito giovanile di Nietzsche in cui la nozione di verità era ricondotta a una dimensione retorica. Alla retorica di Nietzsche, riecheggiata dai suoi epigoni odierni, Ginzburg contrappone un'altra retorica, quella fondata da Aristotele e trasmessa da Quintiliano a Lorenzo Valla. Al centro di questa tradizione c'è il nesso tra retorica e prova, qui illustrato attraverso l'analisi di una pagina poco nota e di una pagina famosa: la denuncia del colonialismo europeo che un gesuita francese del Settecento attribuì al capo di una rivolta indigena, e lo spazio bianco dell'educazione sentimentale in cui Proust vide il culmine dell'intera opera di Flaubert.

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4 di 5 su 2 recensioni

Rapporti di forza. Storia, retorica, provaDi F. Maria-6 Luglio 2011

L'autore fa partire un ipotetica sfida tra le posizioni retoriche di Nietzsche e quelle di Aristotele. Il sottotitolo del libro è "Storia, retorica, prova" (corrispondente tra l'altro a quello dell'edizione americana originale) ed in esso sono enunciati i punti principali toccati nei vari capitoli: infatti, la storia è al centro di tutta la trattazione (così come la storiografia, ovvero lo scrivere di fatti storici) , la retorica è analizzata in base alle argomentazioni aristoteliche, e quindi divisa in "deliberativa", "epidittica" e "giudiziaria" cui corrispondono le tre dimensioni temporali (passato, presente e futuro) e la prova è anch'essa definita e differenziata in "tecnica" e "non tecnica", per giungere alla conclusione che i rapporti di forza condizionano la documentazione che una società del passato lascia di se stessa. Svariati sono nel corso delle pagine i riferimenti filosofici e letterari di questo testo, che è indubbiamente molto interessante, ma che va letto con particolare attenzione per evitare di perdere anche un singolo passaggio della lucidissima analisi proposta da Ginzburg.

Un'analisi lucida e precisaDi S. ELEONORA-19 Luglio 2010

Carlo Ginzburg in questo testo dà conto delle principali tesi sul metodo storiografico e sulla sua riduzione a "retorica", facendo risalire la loro matrice sempre e comunque a Nietzsche (in testi come "La nascita della tragedia" ed "Umano, troppo umano"), e contrapponendo a questo tipo di visione le tesi di Aristotele, molto più tecniche e specifiche. Il sottotitolo del libro è "Storia, retorica, prova" (corrispondente tra l'altro a quello dell'edizione americana originale) ed in esso sono enunciati i punti principali toccati nei vari capitoli: infatti, la storia è al centro di tutta la trattazione (così come la storiografia, ovvero lo scrivere di fatti storici), la retorica è analizzata in base alle argomentazioni aristoteliche, e quindi divisa in "deliberativa", "epidittica" e "giudiziaria" cui corrispondono le tre dimensioni temporali (passato, presente e futuro) e la prova è anch'essa definita e differenziata in "tecnica" e "non tecnica", per giungere alla conclusione che i rapporti di forza condizionano la documentazione che una società del passato lascia di se stessa. Svariati sono nel corso delle pagine i riferimenti filosofici e letterari di questo testo, che è indubbiamente molto interessante, ma che va letto con particolare attenzione per evitare di perdere anche un singolo passaggio della lucidissima analisi proposta da Ginzburg.