Il tamburo di latta di Günter Grass edito da Feltrinelli
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Il tamburo di latta

Editore:

Feltrinelli

Edizione:
4
Traduttore:
Bianchi B.
Data di Pubblicazione:
27 dicembre 2012
EAN:

9788807880339

ISBN:

8807880334

Pagine:
604
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Il tamburo di latta

Romanzo epocale, "Il tamburo di latta" compie cinquant'anni e conserva tutta la sua carica provocatoria. In modo umoristico e grottesco, narra la vicenda del protagonista Oskar Matzerath, il tamburino inseparabile dal suo tamburo e con una voce potentissima che manda in frantumi i vetri. Dal manicomio dove è rinchiuso Oskar rievoca la propria storia, indissolubilmente intrecciata alla storia tedesca della prima metà del Novecento. Scorrono così nel fiume del suo racconto immagini memorabili, a partire da fatti leggendari come il concepimento e la nascita della madre sotto le quattro gonne della nonna, passando per la sua venuta al mondo ricca di presagi, fino all'ascesa irresistibile del nazismo e al crollo della Germania. È stato nel giorno del suo terzo compleanno che Oskar, in odio alla famiglia, al padre, alla società ipocrita, ha deciso di non crescere più. Da quell'osservatorio particolare che è la città polacco-tedesca di Danzica e poi da Düsseldorf, grazie alla sua prospettiva anomala di nano, può guardare al mondo degli uomini dal basso e scorgerne così meglio le miserie e gli orrori, mentre la sua deformità si staglia contro la ripugnanza della normalità piccolo-borghese. Con occhi disincantati e spalancati sulla ferocia e violenza del mondo grida una rabbia che non risparmia la viltà e la corruzione di nessuno, neppure le proprie. Di questa pietra miliare della letteratura contemporanea viene ora proposta una nuova traduzione.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 12 recensioni

Bruttissimo.Di S. Silvia Di Lorenzo-6 novembre 2013

Oskar, il protagonista, è un ragazzo molto intelligente ma che ha deciso di non crescere per una reazione di rigetto rispetto al mondo degli adulti. Ho dovuto leggere questo libro perchè faceva parte dei testi richiesti per un esame, ma è stata dura. È in assoluto il libro più brutto che ho mai letto. Ci sono pagine che rasentano la pornografia e veramente di cattivissimo gusto. Non lo consiglierei a nessuno. Ovviamente questo è il mio parere, altri lo possono leggere cercando di interpretare la simbologia presente e trovarci del buono, ma certo bisogna veramente scavare a fondo.

Una strana forma di protestaDi C. Michele-9 maggio 2012

Surreale, grottesco, divertente ma anche amaro: "Il tamburo di latta" è tutto questo. Conoscerete Oskar e la sua decisione di arrestare il suo processo di crescita come forma di protesta contro il mondo degli adulti; un mondo che non gli piace affatto. Il tutto raccontato al ritmo del suo inseparabile tamburo.

Il tamburo spaccatuttoDi C. Adele Maria Rosa-21 marzo 2012

E' una storia lunga, che si snoda nel ricordo, con tanti personaggi, e un bambino ribelle, rivoluzionario, che decide di non crescere più. La lettura non è facile, colma di rimandi, di digressioni, di aneddoti raccontati, che poi per la vicenda non contano molto. Per essere apprezzato appieno, per essere più godibile, avrebbe dovuto essere sfoltito. Mi piace il nocciolo delle storie e qui non è facile trovarlo.

OttimoDi R. Laura-7 dicembre 2011

Oskar ha solo tre anni quando scopre di odiare gli adulti e, per evitare di diventare come loro, decide di buttarsi dalla rampa delle scale che porta in cantina, bloccando così la sua crescita. Costretto a rimanere un nanerottolo deforme per il resto della sua esistenza, Oskar rifiuta di vivere una vita normale, segnata dai dettami della società ipocrita e inizia la carriera di tamburino: attraverso questo tamburo di latta, ricevuto come regalo per i suoi tre anni, lui esprimerà i suoi sentimenti, la sua rabbia, il suo dolore. Pubblicato nel 1959 in Germania, questo libro ripercorre attraverso la biografia di Oskar la storia del Novecento europeo, prevedendo quello che accadrà dieci anni dopo con il '68. In questo romanzo, infatti, si legge già la rivoluzione dei figli contro i padri, del presente contro il passato, dei giovani contro la società ipocrita e vecchia. Gli anni Cinquanta, inoltre, sono in Germania gli anni delle domande, in cui i giovani si chiedevano come era stato possibile mettere in atto una barbarie simile a quella della Seconda Guerra Mondiale. Così come per i ragazzi degli anni Settanta i padri sono simbolo di ipocrisia, anche per Oskar la figura del padre è vista negativamente: pur avendo in realtà due padri (uno naturale e uno putativo) , nessuno dei due sarà degno della sua stima, anzi, uno addirittura deciderà di suicidarsi per evitare sofferenze maggiori, provocando la delusione di Oskar, che smetterà di suonare il suo tamburo per un lungo periodo. Personalmente lo giudico un libro molto ben scritto, che ha saputo unire in maniera sublime diversi registri stilistici, che ha saputo raccontare attraverso gli occhi di un "diverso", uno dei secoli più difficili della nostra storia. Non a caso si è aggiudicato un Premio Nobel.

InsuperabileDi M. Amalia-7 dicembre 2011

Ecco un capolavoro. Ogni pagina è una scoperta, tutta la prima parte è indimenticabile, le successive sarebbero discutibili, se non fosse per la genialità dell'autore che sa piazzare il colpo vincente, non appena il lettore crede di non aver più nulla da attendersi. Il problema semmai è: che sia solo arte? Non ignoro che un alto numero di lettori si è arenato di fronte alle evidenti stramberie di questo testo, agli sperimentalismi, all'orrida bruttezza di molti capitoli (nel senso che parlano di brutture) . Io l'ho letto e ammirato per la creazione del protagonista, soprattutto per alcuni suoi tratti, come il fatto di infiltrarsi a suonare il suo tamburo e condizionare le scelte di chi si crede in piena libertà (queste situazioni succedono nella vita di tutti i giorni ed era giusto che la letteratura partorisse qualcosa sul tema) . Ma i libri non si scrivono per giustizia, bensì per arte, i capolavori si accolgono e un rifiuto non è necessariamente un torto di chi lo esprime. Alla fine della lettura rimane il dubbio se tutto fosse veramente così artistico, o se non ci fosse dell'altro. Questo "altro", c'è e lo si trova negli altri romanzi di Danzica di Grass. L'ambiguità del messaggio rimane. Io consiglio questo libro, con tanta prudenza e anche per rispetto e gratitudine verso chi lo ha tradotto, impresa ciclopica.

Un premio Nobel e il suo successo principaleDi F. Pierandrea-20 luglio 2011

Gunter Grass, Nobel per la letteratura nel 1999, polacco, pubblica questo romanzo nel 1959. E' la storia di Oskar, recluso in manicomio, ingiustamente accusato di omicidio. Scrive la sua storia mentre è in manicomio, sulla carta che la guardia-amico gli procura. Il ritmo della narrazione è scandito da un piccolo tamburo di latta. Trasportato sul grande schermo, vincerà l'Oscar come miglior film straniero.