Le carte segrete di Mary Brandon. Raccolte da Maurice Evans

Scritto dal nipote di Virginia Woolf, questo libro ha qualche artificiosità e una tematica complessa che non ne rendono immediata la lettura. Tuttavia l'originalità del soggetto e la sua centralità nel panorama letterario inglese sono indiscutibili e meritano la massima attenzione. La trama non è lineare, perché si procede con la tecnica del racconto nel racconto. Nelle sue linee essenziali si narra di un diciottenne che, messosi in viaggio per riportare a casa una cugina coetanea, non riuscendovi, decide di travestirsi da donna e di impersonare la cugina. Tutto ciò con la complicità di una giovanissima cameriera che gli rimarrà fedele sino alla morte. Giocato su accentuate ambiguità, il romanzo raggiunge il culmine nell'esporre il punto di vista della cameriera e amica Therese, innamorata dapprima del protagonista Henry, quindi legata per sempre alla donna che ha contribuito a creare. E il mutamento in Therese passa da un amore fresco, ma prevedibile, a un sentimento di ammirazione, devozione e complicità, assai più grande e non meno efficace dell'amore, tanto che non lo si potrebbe chiamare in altro modo.