Io sono il potere. Confessioni di un capo di gabinetto di Anonimo, Giuseppe Salvaggiulo edito da Feltrinelli
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Io sono il potere. Confessioni di un capo di gabinetto

Editore:

Feltrinelli

Collana:
Serie bianca
Data di Pubblicazione:
5 marzo 2020
EAN:

9788807173776

ISBN:

8807173778

Pagine:
288
Formato:
brossura
Argomenti:
Pubblica amministrazione, Autobiografie: personaggi storici, politici e militari
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Io sono il potere. Confessioni di un capo di gabinetto

Chi muove i fili della politica italiana? Quali scambi si fanno, ogni giorno, nei ministeri? Su quali soluzioni al limite della legge si fonda la ragion di Stato? Un capo di gabinetto svela dall'interno le regole non dette e i segreti inconfessati dei palazzi del potere. "Ogni tanto qualcuno mi chiede che mestiere faccio. Non ho ancora trovato una risposta. La verità è che una risposta non esiste. Io non faccio qualcosa. Io sono qualcosa. Io sono il volto invisibile del potere. Io sono il capo di gabinetto. So, vedo, dispongo, risolvo, accelero e freno, imbroglio e sbroglio. Frequento la penombra. Della politica, delle istituzioni e di tutti i pianeti orbitanti. Industria, finanza, Chiesa. Non esterno su Twitter, non pontifico sui giornali, non battibecco nei talk show. Compaio poche volte e sempre dove non ci sono occhi indiscreti. Non mi conosce nessuno, a parte chi mi riconosce. Dal presidente della Repubblica, che mi riceve riservatamente, all'usciere del ministero, che ogni mattina mi saluta con un deferente 'Buongiorno, signor capo di gabinetto'. Signore. Che nella Roma dei dotto' è il massimo della formalità e dell'ossequio. La misura della distinzione. Noi capi di gabinetto non siamo una classe. Siamo un clero. Una cinquantina di persone che tengono in piedi l'Italia, muovendone i fili dietro le quinte. I politici passano, noi restiamo. Siamo la continuità, lo scheletro sottile e resiliente di uno Stato fragile, flaccido, storpio fin dalla nascita. Chierici di un sapere iniziatico che non è solo dottrina, ma soprattutto prassi. Che non s'insegna alla Bocconi né a Harvard. Che non si codifica nei manuali. Che si trasmette come un flusso osmotico nei nostri santuari: TAR, Consiglio di Stato, Corte dei conti, Avvocatura dello Stato. Da dove andiamo e veniamo, facendo la spola con i ministeri. Perché capi di gabinetto un po' si nasce e un po' si diventa. La legittimazione del nostro potere non sono il sangue, i voti, i ricatti, il servilismo. È l'autorevolezza. Che ci rende detestati, ma anche indispensabili. Noi non siamo rottamabili. Chi ha provato a fare a meno di noi è durato poco. E s'è fatto male. Piccoli, velleitari, patetici leader politici. Credono che la storia cominci con loro".

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5 di 5 su 3 recensioni

IO SONO IL POTEREDi L. MANLIO-1 maggio 2021

Il libro, edito con una veste accurata da Feltrinelli, contiene un numero di insegnamenti e di riflessioni nettamente superiore al contenuto di decine di volumi di scienza politica, di diritto pubblico e privato, di ingegneria costituzionale. La narrazione ha una chiarezza che oltrepassa di gran lunga molte delle cosiddette lectio magistralis rifilate in carta patinata dalle solite note università statali e quelle private sovvenzionate, disinteressatamente, da potentissimi cartelli planetari finanziari e dal raggruppamento montante dei lobbisti dell'economia verde, dell'elettrico, ecc. Ecc. Ecc. L'Autore Incognito ha dettato il libro ad un giornalista abile e professionale. Fa pensare alla scena dove Marco Polo narra le sue avventure al solerte scrivano Rustichello. Con le dovute differenze, l'effetto sorpresa è lo stesso. L'Autore Incognito apre la Decima Porta e introduce con coinvolgente piglio narrativo, ai segreti della politica vera, quella praticata dietro le quinte, nella Sala macchine dello Stato che egli spesso individua nella Ragioneria dello Stato che deve autorizzare (bollinare) le previsioni di spesa e nella Corte dei conti. Conviene sempre avere ottimi rapporti con gli esponenti di questi due apparati perché sono capaci di bloccare tutto in caso di contrarietà. Allinterno di queste sale del Potere si muovono con felina esperienza i Capi di gabinetto, cioè coloro-che-restano mentre i politici cambiano. Costoro gestiscono di fatto i difficilissimi equilibri fra opposte fazioni, fra esigenze inconciliabili. Sono coloro che evitano il crollo e il disfacimento delle impalcature che sostengono la complicata macchina pubblica nazionale. Nel libro sono molti gli aneddoti che evidenziano la pochezza, la capricciosità, limprevedibilità, lignoranza dei politici che rapidamente si avvicendano. LAutore incognito non dimentica di elogiare le pochissime eccezioni di uomini capaci, corretti, di grande cultura capaci di interpretare il proprio ruolo istituzionale senza difficoltà e correttamente. Molto interessante lesposizione del criterio di reclutamento di Capi di gabinetto e, soprattutto, la loro provenienza da precisi organismi apicali: Avvocatura dello Stato, Consiglio di Stato, Corte dei conti, Corte suprema di Cassazione, Direttori generali. Il libro fa capire che il nostro Stato non funziona né è condizionato dal voto popolare. Il voto elegge candidati nuovi (moltissimi) e conferma i veterani (pochi) che passano tutti dalla porta girevole della politica e per una durata sempre più breve. Il Capo di gabinetto deve guidare queste comparse e a dare consigli a quelli di lungo corso, proteggendoli da loro stessi per proteggere, infine, la propria reputazione la cui integrità sarà utile per la propria nomina molto lucrosa dai politici della giostra successiva. Insomma, le 267 pagine dimostrano che lItalia è sorretta e guidata da 5060 mandarini di lungo corso e di notevole abilità manovriera che lavorano nei felpatissimi corridoi che contano. Cercano tenacemente di far combaciare interessi impossibili. Un esempio per tutti fra quelli contenuti nel libro è la straordinaria chiarezza espositiva che illustra il processo di formazione della mitica Legge Finanziaria di fine anno descrivendo numerosi retroscena fuori dalla percezione di un normale cittadino. Il testo è corredato da un utilissimo glossario che spiega le funzioni degli Apparati apicali del nostro Stato e da un accuratissimo indice analitico dei nomi citati utile per successive riletture di parti del testo. Un libro da leggere e da tenere vicino per consultarlo tutte le volte che sarà necessario.

Eccezionale!Di g. giuliano-8 febbraio 2021

Consiglio tutti di leggerlo in quanto spiega nel migliore dei modi chi gestisce il potere e perchè chiunque governi non cambierà nulla che il potere romano non voglia! Scritto molto bene non è barboso e scorrevolissimo! Data la capacità letteraria suggerisco all'autore di scrivere ancora (magari svelandoci altri segreti) e quindi di illuminarci ulteriormente.

Io sono il potereDi V. PAOLO-8 febbraio 2021

Con questo libro si capiscono tante cose che succedono sopra di noi. Il mio pensiero va a tutti gli italiani che pensano che qui in questa situazione ci sarà un futuro. Un libro che consiglio di leggere.