Storia di un corpo di Daniel Pennac edito da Feltrinelli

Storia di un corpo

Editore:

Feltrinelli

Collana:
I narratori
Traduttore:
Mélaouah Y.
Data di Pubblicazione:
24 Ottobre 2012
EAN:

9788807019210

ISBN:

8807019213

Pagine:
352
Formato:
brossura
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Trama Storia di un corpo

Daniel Pennac traspone la fisicità delle sensazioni corporee sulle pagine del suo nuovo romanzo, Storia di un corpo. Il padre di Lison è da poco deceduto, la donna, tornata a casa dopo aver assisitito al funerale del genitore, si vede consegnare un pacco. Si tratta di un curioso regalo da parte di suo padre, un diario da lui tenuto a partire dall'età di dodici anni e fino alla fine della sua vita. In questo diario sono annotate le sensazioni che l'uomo ha provato in vita. Sensazioni fisiche che danno vita ad una narrazione il cui protagonista è il corpo, con tutta la sua vitalità e con le sue innumerevoli trasformazioni. Un tuffo nel passato attraverso le percezioni sensoriali vissute dal defunto genitore. La crescita, la scoperta del sesso, l'invecchiamento, la malattia, il dolore. Lison, sfogliando le pagine del diario, scopre un lato di suo padre che ignorava, un lato intimo e profondo. Nel diario c'è tutto, un'intera vita. La voce stridula della madre poco affettuosa, il profumo della tata Violette, il sapore che aveva il caffè durante la guerra, l'odore del pane con il mosto d'uva che era solito consumare per merenda. Storia di un Corpo, di Daniel Pennac, racconta la sbalorditiva vita sensoriale di un uomo.

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Recensioni degli utenti

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3 di 5 su 5 recensioni

La storia di un corpoDi R. Luciana-23 Marzo 2018

Da quel che sento dire in giro, molti accusano Pennac di avere uno stile un po' retorico, poco stimolante. Non sono di questo parere, anche se talvolta posso capire le motivazioni dietro questa affermazione. Ebbene, non è questo il caso: il libro è scorrevolissimo, forse anche per la sua forma di diario, e ti fa crescere con il protagonista, pagina dopo pagina e giorno dopo giorno. La scoperta di sé stesso prosegue di pari passo con quella del proprio corpo, insieme ai cambiamenti di tutta una vita. Consigliato, a mio avviso, non solo agli adulti ma anche ai giovani, è un ottimo spunto di riflessione su quello che è e quello che sarà.

Ironico e amaroDi v. stefania-19 Febbraio 2017

In questo libro si ritrova un Pennac di mezza età, ironico e amaro allo stesso tempo. Un libro che in certi punti è altalenante, a volte noiosetto a volte ironico a volte triste. Consigliato a tutti coloro che sono un po' affezionati alla scrittura di Pennac, soprattutto i più grandi.

Un Pennac di mezza etàDi S. Pietro-28 Gennaio 2017

Un libro davvero carino, in molti momenti divertentissimo che vede con gli occhi del protagonista i cambiamenti del corpo, ma non solo, durante tutte le età, dallo sviluppo all'anzianità. L'ironia di Pennac è sempre presente, quasi come un marchio di fabbrica, in un libro che però fa anche riflettere e che in certi momenti è anche amaro. Consigliato soprattutto agli uomini e donne che stanno raggiungendo la mezza età, che possono apprezzare ancor di più tutti gli ingredienti di questo romanzo

Il talento di PennacDi b. simonetta-13 Gennaio 2014

Se un libro non lo molli per giorni, anche dopo averlo finito, allora qualcosa di buono te l'ha lasciato, qualcosa ha prodotto. È stata così, per me, la lettura di questa insolita opera di Pennac, ed è evidente che ci vuole del talento per compiere un'impresa tanto ambiziosa: scrivere un diario del corpo. In questo romanzo il protagonista tiene per tutta la vita un diario sulle sensazioni, TUTTE le sensazioni e le reazioni del proprio corpo, attraversando eventi grandi e piccoli, personali e storici, che però rimangono volutamente e abilmente in filigrana. Attraverso le sensazioni, il dolore, il piacere, le trasformazioni fisiche, i dettagli anche banali, riesce sempre a trarre riflessioni, profonde, divertenti, commoventi, sull'esistenza e su come questo nostro corpo non possiamo mai separarlo dall'anima. Noi siamo un tutt'uno.

Non all'altezza di Pennac...Di G. Federica-7 Gennaio 2013

Mi spiace ma questo libro di Pennac mi ha deluso, non è alla sua altezza. La prima parte del libro è molto noiosa mentre più avanti si va nella lettura e più prende corpo una storia che però è di poco conto. Tra le righe qualche volta ci sono dei buoni pensieri ma il libro proprio non mi convince e la lettura scivola via velocemente senza lasciare traccia.