Giovani promesse di Martino Gozzi edito da Feltrinelli
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Giovani promesse

Editore:

Feltrinelli

Collana:
I narratori
Data di Pubblicazione:
13 febbraio 2009
EAN:

9788807017742

ISBN:

8807017741

Pagine:
238
Formato:
brossura
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Trama Giovani promesse

Autunno, 1998. Emiliano ha diciassette anni quando ottiene una borsa di studio che gli apre le porte di una prestigiosa accademia di tennis negli Stati Uniti. Si ritrova catapultato all'estremità orientale di Long Island. Tutti, qui, sono giovani talenti del tennis, e la competizione è alta. Ma ci sono anche feste da organizzare, scorribande notturne e sfide che bisogna vincere a tutti i costi, non solo sulla terra rossa. A sole cento miglia, magnetica e scintillante, New York. D'un tratto l'altra metà del mondo appare a Emiliano lontanissima, quasi irreale, come anche l'immagine di una ragazza minuta, fragile e intelligente - Bianca - che lo sta aspettando. Cresce intanto il vitale rapporto con il compagno di stanza Nuke e l'infatuazione di entrambi per Camilla Banks. Una condivisione che presto diventa conflitto, scontro anche fisico. Molto deve ancora accadere. E il ritorno in Italia per Natale rimette tutto in discussione. Cosa conta di più? Il futuro di una giovane promessa del tennis o la promessa di un amore? La muta lealtà amicale o una nuova maturità? C'è spazio per una vera, profonda educazione sentimentale?

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1 di 5 su 1 recensione

Giovani promesseDi g. andrea-15 febbraio 2011

Spessore della trama: zero. Spessore dei personaggi: zero. Martino ci regala, ma ne avremmo fatto a meno, un romanzo, "Giovani promesse", con il protagonista adolescente, un libro pronto per vincere il premio Strega: è brutto, quasi peggio della Solitudine. L'intera costruzione narrativa appare forzata. Emiliano, il protagonista, scorge qualcosa di "definitivo" nell'incedere delle "mietitrebbiatrici". E siamo solo all'inizio Il tutto sembra lo svolgimento di un compito in classe, e in effetti la parte centrale del romanzo è occupata da cosa? Dallo svolgimento di un compito in classe. Emiliano gioca a tennis e vince una borsa di studio per una scuola esclusiva nel New Jersey. L'Anderson Academy con gli edifici di mattoni rossi ecc. Ecc. Su un racconto di Jack London ci si perde in sproloqui inutili, forse più lunghi del racconto stesso che è un capolavoro di incisività, visto che pur avendolo letto a dodici anni ancora lo ricordo ("Farsi un fuoco", nel libro viene chiamato: "Preparare un fuoco"). Studenti secchioni, letture di Camus, una fidanzata italiana algida che ascolta Schubert o Schumann, ma tanto lui se li confonde, e lì, all'accademia, Camilla "Crash" Banks, con l'appartamento su Central Park, che tanto sappiamo come va a finire e via dicendo. La trama non è il massimo. La parte più divertente è lo stile. Quello di un compito in classe, appunto. Le immagini sono forzate, come la costruzione che le sorregge.