Libia. Gli scavi italiani. 1922-1937: Restauro, ricostruzione o propaganda?
- Editore:
L'Erma di Bretschneider
- Collana:
- Studia archaeologica
- Data di Pubblicazione:
- 2010
- EAN:
9788882655327
- ISBN:
8882655326
- Pagine:
- 266
- Formato:
- rilegato
Descrizione Libia. Gli scavi italiani. 1922-1937: Restauro, ricostruzione o propaganda?
Grazie ad un corpus di documenti inediti dell'IsIAO che qui si recensisce e presenta per la prima volta come Documentazione della Regia Soprintendenza (DRS), di straordinario interesse storico prima che archeologico o del restauro, il testo offre una nuova visione d'assieme delle opere di conservazione alle vestigia classiche in Libia, compiute dagli italiani per oltre trent'anni, dalla prima missione di Federico Halbherr del 1910 sino alla direzione di Giacomo Caputo nel 1943. La collocazione di questi scavi e restauri, rispetto alle moderne ottiche teoretiche del restauro architettonico, è ancora tutta da analizzare ed un primo campione di esse viene qui riletto in via preliminare attraverso una riespressione-attualizzazione dei temi.
Recensioni degli utenti
Un detective nella storia-12 gennaio 2011
L'autore, nella redazione di questo volume, si trasforma in un archeologo-detective. L'avventura coloniale italiana ancora oggi costituisce un capitolo tormentato della nostra storia: Balice tenta forse per la prima volta una analisi scientifica il più possibile oggettiva degli interventi italiani in Libia. Dal patrimonio fotografico dell'IsIAO si dipana una ricostruzione storica con la volontà di riesaminare criticamente gli interventi di scavo e di restauro che l'Italia ha compiuto nel paese africano soprattutto nel periodo compreso tra il 1922 ed il 1937. Il quadro che emerge è quello di un complesso di operazioni compiute con la bontà e le capacità che la sensibilità italiana nel campo del restauro ha sempre saputo mostrare, fino a diventare punto di riferimento mondiale nel campo. A partire da molti dati inediti emerge un quadro di grande interesse in grado si spera di aprire un dibattito meramente tecnico sull'attività archeologica condotta all'indomani dell'annessione della Tripolitania e della Cirenaica.