Trama Libertà
Walter e Patty erano arrivati a Ramsey Hill come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici. Fuggivano dalla generazione dei padri e dai loro quartieri residenziali, dalle nevrosi e dalle scelte sbagliate in mezzo a cui erano cresciuti: Ramsey Hill (pur con certe residue sacche di resistenza rappresentate, ai loro occhi, dai vicini poveri, volgari e conservatori) era per i Berglund una frontiera da colonizzare, la possibilità di rinnovare quel mito dell'America come terra di libertà "dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale". Avevano dimenticato però che "niente disturba questa sensazione quanto la presenza di altri esseri umani che si sentono speciali". E infatti qualcosa dev'essere andato storto se, dopo qualche anno, scopriamo che Joey, il figlio sedicenne, è andato a vivere con la sua ragazza a casa degli odiati vicini, Patty è un po' troppo spesso in compagnia di Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come "arrogante, tirannico ed eticamente compromesso". Siamo negli anni Duemila, anni in cui negli Stati Uniti (e non solo...) la libertà è stata come non mai il campo di battaglia e la posta in gioco di uno scontro il cui fronte attraversa tanto il dibattito pubblico quanto le vite delle famiglie.
Recensioni degli utenti
Completo-13 giugno 2014
Questo lungo e complesso romanzo ci trascina su una serie intricata di vicende personali e familiari, in cui tutto sembra disfarsi, ma alla fine tutti i conti tornano. La penetrazione psicologica dell'autore è davvero un caposaldo cui sostenersi in questa maratona letteraria. Tutto è analizzato, tutto è sviscerato. E tutto è spiegato. Insomma, un romanzo vitale al massimo, vicinissimo alla vita che non fa regali, ma nemmeno permette di chiudere definitivamente, anzi ti incalza a continuare ad accettare le sfide. Opera complessa, ma riuscita in pieno. Altamente consigliabile.
Incerto-24 maggio 2012
Attratto fin da subito dalla copertina e dal titolo, devo dire che non sono riuscito a giudicare questo libro oltre le tre stelle di giudizio. La trama infatti per quanto sia interessante e ben congeniata sembra non decollare mai, oppure riesce proprio nel momento in cui le vicende viene a concludersi. Poco consigliato!
Piacevole-16 maggio 2012
Una proposta letteraria gradevole quanto originale. Ha una trama interessante, anche se decisamente spoglia di carica emotiva e di una tensione narrativa, per cui risulta a tratti legnosa e anche piatta. I personaggi sono la nota vincente del testo, dinamici e interessanti sotto l'aspetto psicologico che la scrittura riesce ad arracchire fin nei minimi particolari!
La storia di una famiglia-15 maggio 2012
Libro letto perchè da tutti acclamato come il grande romanzo americano. Non conosco il genere. Lo stile è lento e soprattutto all'inizio si fa fatica a capire l'identità dei personaggi e il loro ruolo. A conti fatti la reputo una scrittura un pò noiosa però magari questo tipo di romanzi non sono il mio genere!
Un altro grande romanzo americano-10 marzo 2012
Romanzo che ricalca, quanto a valore, il precedente "Le correzioni", osannato come uno dei grandi romanzi americani degli ultimi vent'anni. Franzen sceglie di adottare una trama corposa e ricca di dettagli, preferendo però una scrittura più piana rispetto al libro che l'ha consacrato grande, cosa che ne ha palesato una maturazione "romanzesca".
Libertà-6 marzo 2012
Franzen mantiene il suo stile realistico' che è insieme ricercato, intellettualmente stimolante ma non affettato. Sono molto numerosi i personaggi di questo grande romanzo e tutti riusciamo a conoscerli a fondo. Jonathan Franzen ha la capacità di descrivere le loro esistenze accompagnandoci avanti e indietro nelle loro vite. E' una narrazione godibile e densa. La parte finale è molto lunga, ma non superflua. Una lunga cavalcata all'interno di una famiglia americana contemporanea. Bello.