La lezione di Martini. Quello che da ateo ho imparato da un cardinale di Giulio Giorello edito da Piemme

La lezione di Martini. Quello che da ateo ho imparato da un cardinale

Editore:

Piemme

Collana:
Piemme ora
Data di Pubblicazione:
27 agosto 2013
EAN:

9788856632552

ISBN:

8856632551

Pagine:
108
Formato:
rilegato
Argomenti:
Cattolicesimo romano, Chiesa cattolica romana, Filosofia della scienza
Acquistabile con la

Descrizione La lezione di Martini. Quello che da ateo ho imparato da un cardinale

Giulio Giorello e Carlo Maria Martini. Il filosofo e il cardinale. Una grande amicizia umana e intellettuale. Un vivace rapporto di collaborazione intessuto di reciproca attenzione alle questioni esistenziali, scientifiche e spirituali che stavano a cuore a entrambi. Per l'uomo di pensiero che firma queste pagine - ricche di suggestioni culturali ed etiche - Martini fu un credente dall'ampio respiro, pronto a parlare con tutti, perfino con gli atei più feroci; un credente che non aveva paura del relativismo, ritenendolo premessa indispensabile alla relazione, e ancor meno dell'individualismo, inteso come un diritto inalienabile alla propria singolarità e alla propria coscienza nell'ambito di una comunità, di una polis. In questo ritratto inaspettato, Giorello - che collaborò alla "Cattedra dei non credenti" inventata da Martini nella diocesi ambrosiana - delinea due posizioni distinte, eppure capaci di dialogare fra loro per portarsi reciprocamente più vicine a una "verità" mai totalmente afferrabile, e disposte ad accogliere, nella fatica della ricerca, visioni più vaste in un moltiplicarsi di orizzonti. Al termine della riflessione il filosofo conclude il suo percorso con una frase illuminante: "Sono un tipo particolare di ateo cui non interessa più prevalere sulla pelle (sulla mente, sulla carne) di chi crede. Ringrazio Carlo Maria Martini per aver purificato il mio ateismo da questa tentazione".

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